Fotografia di Dino Ignani

Da poco è uscito L’amore dei lupi, il nuovo libro di poesia di Alessandro Brusa, edito da Giulio Perrone Editore, ne pubblichiamo qui 5 testi introdotti da un estratto della bella prefazione che Sonia Caporossi gli ha dedicato:

Parlare della poesia di Alessandro Brusa significa percorrere a ritroso l’indefesso scandaglio autoanalitico di un autore che poeticamente non ha fatto altro, fin dall’inizio della propria opera, che denudare sé stesso. Denudarsi sul piano letterario, per brusa, è un moto spontaneo di cristallina oblazione innanzitutto tematica, lungi dal rappresentare un atto sacrificale ritualizzato dalla pratica scrittoria dell’autoreferenzialità. Anche e soprattutto giacché la profferta tematica di cui parliamo, in questo libro, si fa esplicita e senza remore come non mai. Si parla da decenni di letteratura LGBTQ, di poesia gay o queer, sempre improntando l’analisi all’emersione delcomune basamento politico della definizione in essere. Ma siccome la prefatrice dal punto di vista critico non crede minimamente nella validità estetica dei generi letterari, si sente legittimata a tenere in sospetto l’eventuale
interpretazione politicizzata del termine; interpretazione che risulta sempre, inevitabilmente, anche economicizzata e, quindi, condannata impietosamente a una pervasiva eteronomia, perché diretta dall’alto o dal basso all’interno di un sistema chiuso. Possiede una parte di ragione chi sostiene, candidamente e un po’ qualunquisticamente, che la poesia è poesia, senza definizioni ed etichette appiccicate addosso e senza ulteriore determinazione di genere e specie. Tuttavia, è anche vero che, sul mero piano del tema, la poesia di Alessandro brusa sarebbe impossibile da comprendere appieno se non tenessimo conto dell’elemento omosessuale e omoerotico, il quale, lungidal rappresentare una concrezione spuria del precipitato poetico del testo, consiste nell’ineliminabile Grund sostanziale della poetica stessa dell’autore (Sonia Caporossi).

da L’amore dei lupi (Giulio Perrone 2021)

Alessandro Brusa (Imola 1972) vive a Bologna. Poeta, scrittore e traduttore dall’inglese ha esordito con il romanzo Il cobra e la Farfalla (Pendragon 2004). In poesia pubblica: La Raccolta del Sale (Giulio Perrone 2013), In Tagli Ripidi (nel corpo che abitiamo in punta) (Giulio Perrone 2017) e L’amore dei lupi (Giulio Perrone 2021).  Suoi testi sono presenti in numerose antologie e pubblicato su riviste sia in Italia, sia in Spagna, Francia, Belgio e Stati Uniti. Fa parte del comitato organizzatore del festival letterario Bologna In Lettere.

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