Giacomo Leopardi ha scritto nello Zibaldone che «la natura ha posto nell’uomo una inclinazione illimitata al piacere», una «tendenza nostra verso un infinito che non comprendiamo»[1] che diventa motivo di ardore e nello stesso tempo…
Giacomo Leopardi ha scritto nello Zibaldone che «la natura ha posto nell’uomo una inclinazione illimitata al piacere», una «tendenza nostra verso un infinito che non comprendiamo»[1] che diventa motivo di ardore e nello stesso tempo…