Poesia del nostro tempo. Febbraio.
Una novità la vogliamo segnalare. Il nostro progetto inizia a far parte delle attività dell’Associazione Poiein di Sondrio, e un ringraziamento va dunque a Michele Laurelli e a Giuseppe Nibali che con Midnightmagazine ci hanno sostenuto in questi due anni, nonché i ringraziamenti vanno al webmaster Daniele Curto (che tecnicamente nei prossimi mesi ci aiuterà ad evolvere la piattaforma) e alla Presidente Marina Marchiori che con l’associazione sta supportando il sito… Poiein è organizzatrice di alcuni premi, tra cui il “Franco Fortini” e il “Gianmario Lucini”, e alla figura di quest’ultimo desidero fare riferimento.
In un mondo – di riflesso anche l’ambiente della poesia italiana – che insegue egotismi vari, alle volte carrierismi piuttosto futili, Gianmario Lucini ha saputo essere a fianco della poesia. Ha saputo aiutare moltissimi, anche pubblicandoli, ma pure realizzando numerosi profili critici, solo parzialmente pubblicati dalla sigla Cfr, presenti sul vecchio sito di Poiein (nei prossimi anni saranno ripubblicati).
Per questo mi sento di affermare che Poesiadelnostrotempo desidera continuare in questo solco, aiutando e coadiuvando i poeti, le case editrici, le riviste, i premi e gli eventi meritevoli, anche gli altri blog, per migliorare questo ambiente e il paese in cui viviamo, per ritrovare quelle vestigia che ci appartengono.

Elegia per il mare

Immagina una spiaggia slanciata verso sud
a capo Bruzzano arcigno levarsi
dalla spuma che fende la caligine del mare
nel crepuscolo. Biancheggia all’arenile
la sozzura venuta giù con l’amaro
succo delle fiumare
e che risputa il mare quando s’infuria
sotto lo scirocco e il maestrale.

Io vi passeggio, catturo immagini
come potesse qualche scatto abradere
questo scempio, ricondurlo all’origine
farlo sparire, cancellarne l’incubo
ritrovare l’arenile degli antichi Elleni
che qui approdarono e chiamarono bellezza
questa lingua di monti che sorge dal mare.
Qui ritrovo le loro vestigia, le mura

di Locri Epizephiri, i templi, le tombe
coi vasi preziosi. Anche l’epoca nostra
lascerà monumenti sotto la rena:
grovigli carcasse, plastiche, cemento
e d’ogni veleno e porcheria
per le future leve dell’archeologia.

Gianmario Lucini

*

Non ci sono da segnalare scossoni in classifica, se non che la più letta nel mese di gennaio è stata Raffaella Fazio con una selezione da Tropaion (Puntoacapo 2020).
Buone letture!

Il primo della classifica annuale*

Al primo posto Simone Savogin porta sul palco alcune performance dal suo libro Come farfalla (Mille gru 2018), mettendo il ritmo a una sorta di autoconfessione, “una stoffa di suono, tessuta da unicorni e chimere” che rielabora un immaginario pop. Il poeta si pone alcune domande sull’individualità e sull’egotismo in uno speciale dialogo con un “figlio”, o se si vuole un “fanciullino”, una conversazione interiore che si chiede, ad esempio, “se mai ci sia grazie migliore / di quel senso di pace d’un sorriso che ti cola su spalla / mentre abbracci quel che vorresti essere tu”. La prima parte dell’opera, inaugurata da un testo in prosa, Date a me, è un supermarket di aggettivi, che hanno però il merito di costruire la prosodia; ma c’è anche qualche eccesso, e il testo iniziale che potrebbe forse spiegare il senso dell’opera, Incubo, non ha alcuna ritmica riconoscibile. La seconda parte aperta dalla prosa In chrysalis, incorpora un dialogismo che si avvale di diverse narrazioni, dell’ironia, con maggiore efficacia. Dopo la prosa Da me, si torna a costruire ritmi sull’intimismo, con alcuni giochi di parole più meditati; il dialogo con chi il poeta avrebbe voluto abbracciare e cullare “in Irlande di cieli e delfini” coglie semplicemente e con dolcezza un messaggio da rivolgere al “fanciullino”, che a sua volta risponde nel testo E tu sei anni con i desideri di un figlio, ma nella condizione impossibile dell’assenza: “Non ho mai imparato le stelle, papà, / e mi sarebbe tanto piaciuto […]”. Il libro di Simone Savogin è un’opera d’esordio, forse ancora da limare, ma commuovente. Tuttavia commuove quando è più semplice e dove il poeta non si affida ai giochi di parole, dove è più narrativa e dialogica (e meno concettuale).
Incorporando uno sguardo politico per superare la sfera intimista, scegliendo la semplicità rispetto ai giochi di parole, magari guardando al nostro pianeta e a un messaggio da lanciare, la poesia di Savogin potrebbe davvero avere una forte rilevanza.

 

Tutta la classifica*

1. Simone Savogin – Poesie da Come farfalla (Mille gru 2018)
2. Emily Dickinson – Poesie da La mia lettera al mondo (Interno Poesia 2019)
3. Irene Paganucci – Poesie inedite
4. Tomaso Pieragnolo – Poesie da Viaggio incolume (Passigli 2017)
5. Eleonora Nitti Capone – Poesie inedite
6. Giovanni di Altavilla – Poesie da Architrenius e intervista ai curatori (prima edizione in italiano Carocci 2019)
7. Doris Emilia Bragagnini – Poesie da Claustrofonia – sfarfallii – armati – sottoluce (Ladolfi 2019)
8. Pierluigi Cappello – Poesie da Le nebbie (Campanotto 1994)
9. Tommaso Di Dio – Poesie scelte
10. Francesca Mazzotta – Poesie inedite

Poeti più letti nell’anno
Laura Marino 2017 – Inediti
Patrizia Vicinelli
2018 – Saggio di Davide Galipò
Simone Savogin 2019 – Poesie da Come farfalla (Mille gru 2018)

Poeti più letti del mese
Carlo Bordini maggio 2017. Poesie tratte da I costruttori di vulcani (Luca Sossella 2010)
Angela Bonanno
giugno 2017. Saggio su tutte le opere, a cura di Silvia Rosa
Domenico Brancale
luglio 2017. Inediti, poi pubblicati in Per diverse ragioni (Passigli 2017)
Giancarlo Sissa
agosto 2017. Poesie tratte da Persona minore (Qudulibri 2015)
Franco Arminio
settembre 2017. Poesie tratte da Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere 2017)
Hilà Lahav
ottobre 2017. Intervista e selezioni di inediti a cura di Biagio Guerrera
Marilina Ciaco
novembre 2017. Inediti
Laura Marino
dicembre 2017. Inediti
Elena Zuccaccia gennaio 2018. Poesie tratte da ordine e mutilazione (Pietre Vive 2016)
Gian Mario Villalta febbraio 2018. Poesie tratte da Telepatia (Lietocolle 2016)
Alberto Bertoni marzo 2018. Inediti
Francesca Martinelli aprile 2018. Poesie tratte da Ex voto di briganti, fate, santi, contadini (FrancoPuzzo 2017)
Pierluigi Cappello
maggio 2018. Poesie tratte da Le nebbie (Campanotto 1994/2003) e saggio di Carlo Selan
Christian Tito giugno 2018. Inediti
Jonida Prifti luglio 2018. Inediti e intervista di Silvia Rosa
Noemi de Lisi agosto 2018. Poesie tratte da La stanza vuota (Ladolfi 2017)
Gabriele Galloni settembre 2018. Poesie tratte da Creatura breve (Ensemble 2018)
Vittoriano Masciullo ottobre 2018. Poesie tratte da Dicembre dall’alto (L’Arcolaio 2018)
Gaia Ginevra Giorgi novembre 2018. Poesie tratte da Manovre segrete (Interno Poesia 2017)
Adriano Spatola dicembre 2018. Saggio di Giovanni Fontana
Irene Paganucci gennaio 2019. Inediti
Simone Savogin febbraio 2019. Poesie tratte da Come farfalla (Mille gru 2018)
Francesca Mazzotta marzo 2019. Inediti
Enrico Marià aprile 2019. Poesie tratte da I figli dei cani (Puntoacapo 2019)
Federica Fiorella Imperato maggio 2019. Poesie tratte da Geografie interiori (Aletheia 2018)
Marijana Sutic giugno 2019. Intervista di Silvia Rosa, poesie inedite
Emilio Rentocchini luglio 2019. Poesie tratte da 44 ottave (Book editore 2019)
Tommaso Grandi agosto 2019. Inediti da Alla furia, con una nota di Rossella Renzi
Giovanni di Altavilla settembre 2019. Intervista a Lorenzo Carlucci e Laura Marino sulla riscoperta de Architrenius (Carocci 2019)
John Giorno ottobre 2019. Intervista di Domenico Brancale
Eleonora Nitti Capone novembre 2019. Poesie inedite
Emily Dickinson dicembre 2019. Poesie da La mia lettera al mondo (Interno Poesia 2019)
Raffaella Fazio gennaio 2020. Poesie da Tropaion (Puntoacapo 2020)

* Per la classifica vengono presi in considerazione i post più letti nell’ultimo anno su Poesia del nostro tempo, nonché quelli dell’ultimo mese. I dati di lettura si riferiscono alla visita diretta all’articolo di un utente singolo (eventuali altre letture dello stesso utente non vengono prese in considerazione).

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