Ad alcuni piace la poesia
Venerdì 11 settembre 2020 ore 18:00
Cortivo de Costante, famiglia Crovato
Via Galet, 8
San Leonardo Valcellina (PN)

 

Traduzioni dallo sloveno di Michele Obit

 

Isola

Non mi tormenta essermi unita ai custodi della confidenza.

Le mie albe allora cimenti contro il sole e osservi
mentre, come la sposa di Icaro, cado nelle onde spumose.
Non seguirmi con la tua vela, dimentica la prua millantatrice
quando mi porterà via, sotto gli strapiombi delle bianche rocce.

Sono donna. So aspettare. E aspetterò la notte
perché tu possa tracciare sulle linee della mano la mappa dell’isola
dove ti sequestreranno i figli delle rocce solcate
e sulle proprie spalle ti porteranno come dote alla luna,
che per millenni illuminò il parto della tua virilità.

Non asciugarmi le lacrime se non comprenderò il tuo amore,
non inarcarmi sugli scogli, anche se odorerò d’infinito.
Non fraternizzare con l’odore delle arance, quando berrai il mio succo.
E non cercare il mago frastornato nella vulnerabilità delle mie cosce.

Non lo sai, ho strappato al respiro dei cipressi il velo
con il quale pulirò il nero della notte dai tuoi capelli grigi.
Non vi sarà inganno quando mi porgerai la leggerezza degli anni,
la foglia d’alloro delle vittorie e delle sconfitte. La sorda realtà
che il crepitare delle onde condurrà al centro dell’isola.

Là volgerai lo sguardo agli oleandri, che crescono nella gola pietrosa.

I loro pollini velenosi dovrai spargere su di me
perché in un attimo mi riempia la delicatezza dei fiori vermigli.
Cavalieri su onde schiumose dovrai inviare
perché inosservati strappino fiore dopo fiore dai miei capelli.

E se non presentirai dove riporre questa rossa mietitura
invierò su di te i figli delle rocce solcate.
Ubriachi di buona fede vorranno sgrossare con l’ascia la barca,
stendere le vele, fuggire dall’isola verso l’ignoto.

Con quale dolcezza sorriderai alla loro fatica.
Mi coprirai col velame e aspetterai, con me, il giorno.

 

Il cuscino

Uno stormo d’oche, giunte dall’universo, stanotte è piombato su noi due.
Quando spaventata ho spostato il bacino
han lasciato la sfavillante lanugine sul mio cuscino.
Scappano, dietro di loro, i capelli, le mani, il volto e il ventre.
Assieme alle tue parole sfumate scivolano nel silenzio
con il quale, come un uccello tricipite, mi distendi sulla ruota piumata.

Velocemente, e raschiando debolmente, crepitano le tue ossa
come se, spavaldo, volessi togliermi la docilità per la visita
dei bagliori isolati dai tuoi inganni amorosi.
Non scrivere su di me con la penna d’oca. Non posso leggerti
se mi appoggerai sul cuscino solo alla fine del mondo.

Fai girare la ruota piumata più veloce di quanto sia possibile
e non darmi ascolto quando ti griderò la lingua delle oche.
Hai permesso, d’altronde, che assieme a te potessi cavalcarti
come una guardiana d’animali alati. Non pretendo d’usurparti,
succhio solamente la tua follia come dominio delle sensazioni.
Ai tuoi baci sottraggo il nido uterino,
perdo l’equilibrio nella fertilità della prima donna
perché tu possa allegramente aprirmi come l’ultimo uomo.

Ti canto per diventare autunno, quando gli uccelli se ne vanno.
E tu mi trasformi in primavera, quando ritorni in me.
Fermati, l’infinita melodia non ha salvazione.
Non possiamo a lungo bagnarci le labbra scottate.
Dammi il diritto di scomparire per la vita con le stelle.

Poi ci ameremo, come se fossimo soli al mondo.

Forse lontano, da qualche parte, un’oca starà seduta
su una ruota spezzata. Una ruota che non gira. Senza l’asse.
Da là mi lancerò. Perché è là che ho ricevuto il tuo bacio.

Ed ora strappa il cuscino, che mi ricopra la neve di piume.
E tieni fino in fondo il mio cadere infinitamente dolce nelle mani.

 

Cvetka Bevc è nata nel 1960 a Slovenj Gradec. È poetessa, scrittrice e musicista, laureata in Musicologia e letteratura comparata presso la facoltà di Lettere di Lubiana; ha poi perfezionato gli studi presso l’University College di Cork, in Irlanda. È membro dell’Associazione degli scrittori sloveni, del Centro sloveno PEN e della redazione della rivista Poetikon. È autrice di spettacoli radiofonici, ha pubblicato oltre venti libri tra prosa, poesia, letteratura per bambini e adulti, e opere drammatiche. Ha partecipato a festival letterari sia in patria che all’estero, e selezioni delle sue opere sono state tradotte in diverse lingue, ottenendo molti riconoscimenti.
Vive e lavora a Lubiana.

 


AD ALCUNI PIACE LA POESIA

Evento promosso e sostenuto con il contributo del Comune di Montereale Valcellina, il patrocinio della Biblioteca Civica di Montereale Valcellina, dell’Associazione Culturale “Progetto Pellegrin” di San Leonardo Valcellina, del Circolo Culturale Menocchio. In collaborazione con Poiein.it, la Pro Loco San Leonardo Valcellina e Samuele Editore. Media partner Poesiadelnostrotempo.it

Direzione artistica Christian Sinicco

PROGRAMMA

Venerdì 4 settembre ore 18.00
Brolo di Villa Tiani
Via Traiano, 4
San Leonardo Valcellina

Letture di
Beatrice Achille
Maurizio Noris
Rosanna Paroni Bertoja
Giacomo Vit

Intermezzi musicali di Gianni Fassetta

*


Venerdì 11 settembre ore 18.00
Cortivo de Costante, Famiglia Crovato
Via Galet, 8
San Leonardo Valcellina

Letture di
Cvetka Bevc
Luigi Nacci
Michele Obit
Luciano Paronetto

Musiche e canzoni di Franco Giordani

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Gli eventi si terranno nel rispetto della normativa Covid-19 e l’ingresso avverrà fino ad esaurimento dei posti disponibili

In caso di pioggia, gli eventi si terranno all’Area feste di Via della Madonna

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Un suggerimento

Domenica 6 settembre alle ore 11.00 presso Palazzo Centis a Barcis si terrà la cerimonia di premiazione del Premio Giuseppe Malattia della Vallata, dedicato alle poesie in dialetto

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