Dalla raccolta Soffi di nuvole, Scatole parlanti (2017).

 

Andare avanti

Incespico
riluttante
sui ricordi smangiati
sulle memorie denutrite
dalla disabitudine alla cura.
Polvere sui cuori
ammuffiti
dal nulla
esacerbati
dalla cattiveria
insuperbiti
dalla noncuranza per gli altri.
Io smetto di sonnecchiare,
devo rispolverare
tutti i luoghi
in cui ho messo piede.
Prima di andare avanti.

 

Paese

Percorsi di Dedalo
nel cuore del mio paese,
stento a orientarmi.

Riverberi del sole
incendiano i muri
lattei di calce.

Mi inebrio di memorie ataviche,
all’indietro nella storia
ripercorro i sentieri.

Leggende medievali
si fanno strada e
compaiono Bianca Lancia e Manfredi.

Non c’è tregua
alla fatica quotidiana del vivere
da sempre e ora.

Generazioni di uomini
adusi all’arsura si accostano
alle fontanelle del tempo.

Riemergo dall’apnea,
curiosa ancora di scoperte mentre
continuo a scivolare ai bordi della storia.

 


Passaggi obbligatori

Non bastano poemi a narrare
i solchi di vite stanche,
amare di lavoro duro,
chianche bianche da calpestare
per ritornare finalmente al fresco di estate,
al caldo di inverno, nel chiuso
delle case di mattoni.
Attraverso l’arco
ponte tra ambienti,
immagini sacre e
fiori composti a
perpetuare riti e passaggi
di un Dio necessario.

 

 

Grazia Procino, docente di Lettere presso il Liceo Classico, ha pubblicato alcuni haiku nella raccolta collettiva edita da Fusibilia, una raccolta poetica intitolata Soffi di nuvole ( Scatole parlanti, 2017) e i racconti Storie di donne e di uomini (Quaderni edizioni, 2019). Una sua poesia è stata selezionata per l’IPoet di gennaio 2019 da Lietocolle.

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