da Punu (Arcipelago Itaca 2018)

 

L’azzurro si fonde con i toni del grigio
possibile descrivere un paesaggio
in tutto rettilineo
la costa accesa non della certezza
di stare dicendo
un modo o la sua circostanza
le tonalità smorte quasi fogliame
dai cadenti occhi.

 

Raccolta dal viaggio in casa
quasi rastremata in centro
per meglio accogliere consonanza
degli arti gli innumeri crocicchi e rivoletti
le molto graziose cornici per lo scuro
o il fondo mattino.

 

Sta accadendo quello che della specie
è detto esodo
in altro modo che non sia
termine di paragone tra consonanze
mentre la fiaccola del mattino palo delle fortune
si staglia grandemente tra le pance e di quelli.

 

Silvia Tripodi (1974) vive a Roma. Nel 2013 ha partecipato a RicercaBo (laboratorio di nuove scritture); suoi testi sono presenti su GAMMM, Nazione Indiana, Nuovi Argomenti. Ha collaborato all’antologia Totilogia a cura di Daniele Poletti (edizioni Cinquemarzo 2014) e a ex.it -materiali fuori contesto 2014 e 2016 (Albinea). Nel 2014 ha vinto il Premio Lorenzo Montano (sezione poesia inedita) e, nel 2015, la prima edizione del Premio Elio Pagliarani con la silloge Voglio colpire una cosa, edita da Zona nel 2016. Punu è uscito nel 2018 per Arcipelago Itaca.

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