Dalla Prefazione di Alessandro Fo

La nuova raccolta di Alessandro Franci, La lingua convenuta, si articola in quattro sezioni i cui titoli vengono presentati fra parentesi, come per estendere al tessuto lirico, anche tramite questa via tipografica, quella lodevole e signorile discrezione che è propria all’autore e ai suoi timbri. (…) A dominare, in modo diretto o simbolico, restano sempre la delicata e sensibile attenzione del poeta, il suo vigile «sguardo sulla grazia che resta», quel suo gesto onnicomprensivo grazie al quale la vista malinconicamente «sfiora con lento giro/ il semicerchio del panorama». Panorama – nello spazio contenuto, ma densissimo, di questa microsilloge – di tutte le umane vicende: «questo presente sospeso/ nell’infedeltà degli anni macerati/ al vaglio di come vanno le cose».

da La lingua convenuta (Vydia Editore 2022)

Il volo delle rondini sul prato
e le grida che strappano l’aria
è un’icona ritagliata dalle agende
misura della precoce euforia
evocata con cura nei racconti,

come i fiori di acacia addentati crudi
il glicine stretto tra i molari
e lo smalto dei sorrisi nel tempo,
che non rintocca mai la sua ora

*

È un ostacolo alle lontananze
da ogni punto cardinale
l’incolto marrone di rami secchi,
cuspide dei silenzi
frangia di lingue mai parlate
che riascolto
nel centro sfocato dell’ostaggio
riproposto uguale nello stile;

lo sguardo sulla grazia che resta
nella nebbia di questi autunni
che i luoghi ha cancellato,
è la memoria che s’impone
che ripristina il grossomodo
aggiusta i tempi, le scene, testimonia

*

Al centro dei giardini
l’arciere in posa olimpica
saturo di ossidi e di storie
lucido di scorie e fondigli,
fu a difesa dell’ordine e della deriva,
delle fughe e dei colloqui
nella polvere e nella brina

 

Alessandro Franci è nato nel 1954 a Firenze, dove si è laureato in architettura. Con le Edizioni Gazebo libri ha pubblicato: I segni terreni (1984), Senza luogo (1985), Delitti marginali (1994), La pena uguale (2009). Con LaRecherche, gli e-book: La Luna è nuova – poesie 1980-86 (2012), Sbagliando strada (2017). Nel 2013 ha pubblicato per Gingko edizioni il romanzo Il mese della Luna e nel 2020 per Società Editrice Fiorentina La fragilità dei pesi – finalista al premio PontedilegnoPoesia 2021. Nel 1984 è stato tra i fondatori di “Ottovolante – circuito di produzione di poesia”. Ha pubblicato su varie riviste ed è presente in alcune antologie. Dal 1983 al 1993 è stato redattore della rivista “Salvo imprevisti” e dal 1993 a oggi de “L’area di Broca”. Per Vydia editore ha pubblicato nel 2022 La lingua convenuta (prefazione di Alessandro Fo, premio Gianmario Lucini 2021-2022).

 

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