Che la poesia esista, nonostante qualsiasi provocatoria dichiarazione di morte per mano propria o altrui, è un dato di fatto che ci si può francamente prendere la responsabilità di affermare.

“Ormai multiforme, la poesia continua a presentarsi come via d’accesso al reale, esperienza del pensiero, «conservatorio della figurazione e dell’euritmia» ([…] Deguy); oppure come atto di resistenza, logica defigurativa e pratica della dépens; oppure ancora come strutturazione e attivazione di particolari vari dispositivi di recezione, meta-rappresentazione e critica. Se la specificità della poesia non è, o non è più, così evidente, non è solo perché non sia, o non sia più, identificabile, ma perché esiste una pluralità di progetti inconciliabili tra loro, addirittura perché all’interno di ogni famiglia di pratiche formali esiste una molteplicità d’intenti che corrispondono ad altrettante maniere di vivere i procedimenti e le tecniche posti in essere (1)”: così recita un efficace passaggio di uno dei saggi di Gleize, da poco antologizzati, sulla Postpoesia che tanto attanaglia le coscienze (e le incoscienze) dei critici maggiormente assetati di scansioni ermeneutico-definitorie.

Nell’accesa divergenza tra poesia-in-poesia, poesia-in-prosa e prosa-in-prosa, è molto alto il rischio di disperdere (l’amore per) la parola poetica all’interno della querelle – che non è nemmeno l’unica – tra conservatori e innovatori, variamente interscambiabili tra di loro, per altro, a seconda degli usi letterari correnti che possono rendere scontato ogni estremismo sperimentale e rivoluzionario un accorto uso, per esempio, delle forme chiuse o dell’isostrofismo.

L’iperproduzione poetica, tra editoria e pubblicazioni digitali o cartacee a vario titolo, non sempre rispecchia e rappresenta in modo attendibile il reale panorama letterario italiano (volendo restringere il campo all’esperienza nazionale).
I litblog, oggi tra i maggiori contenitori di opere e di critica, sono quasi sempre soliti divulgare precise scuole di pensiero o feroci divisioni binarie che tendono a caducare l’effettiva complessità del fenomeno poetico, come se fosse possibile individuare precise categorie poetiche e accettare con indolenza che il resto ne rimanga fuori. Tra i più accesi filoni, si possono annoverare la poesia mimetica e quella anti-mimetica; la poesia sperimentale che si oppone a quella lirica; la poetry kitchen; il realismo terminale; la poesia visiva; le varie linee territoriali come quella lombarda, quella romana, quella lucana, quella reggio-emiliana, quella toscana, quella siciliana, quella napoletana o quelle articolate in base all’età degli autori. All’interno, però, di questi gruppi, si possono riscontrare divari e disomogeneità tali da far dubitare non solo dell’effettiva univocità della categoria ma, anche, dell’opportunità di creare schieramenti talvolta animosi e poco propensi al dialogo con le poetiche diverse.

È piuttosto ricorrente, inoltre, da parecchio tempo e da parte di molti critici, la convinzione che dietro a vari modi contemporanei di fare poesia non ci sia un’idea di fondo, un messaggio che dimostri la sua urgenza e la sua pertinenza con le occorrenze della società attuale. Se perfino l’assenza di messaggio, però, può essere una delle maggiori adesioni alle istanze etico-culturali di oggi, è possibile che la miglior provocazione della poesia sia proprio quella di instillare il dubbio sulla sua credibilità.

Tutta una serie di questioni preoccupanti riguardano il linguaggio poetico più recente, all’interno del quale risulta particolarmente difficile, già in prima analisi, poter distinguere in modo credibile la poesia: l’orizzontalizzazione (cioè l’omologazione verso il basso) del lessico derivante da un eccesso di prossimità agli usi traduttivi; la mentalità merceologica applicata al prodotto-libro e alla sua divulgazione; la preminenza del personaggio-autore sull’opera; la rilevanza della spettacolarizzazione e della sovra-recitazione sull’autonomia del testo e assieme la confusione sul termine performance, sulla sua origine e peculiarità; il ritorno a un paesaggismo meramente descrittivo o, ancora peggio, assertivo-didascalico; l’eccesso di epigonismi ben poco metabolizzati o la loro totale e desolante mancanza; una terminologia colloquiale che non riesce più a stupire o, all’opposto, un maledettismo casuale e onanistico; la destrutturazione del verso che non inerisce altro dal suo specifico dettame estetico-formale; l’introduzione di parole ultramoderne in contesti semantici non sempre appropriati; l’uso di rime e assonanze sparse confusamente per i testi; l’egoreferenzialità che non si pre-occupa più di risultare almeno comunicabile.
Questo è solo un elenco, breve e non esaustivo, di alcune fra le più ricorrenti criticità della poesia contemporanea che, però, non ne arrivano a inficiare il generale potenziale espressivo, talvolta simbolico, altre volte perfino – che si voglia o no – auto-caricaturale.

E nonostante ci si continui a porre la drammatica domanda di “Quale poesia?” ci riservi la nostra caotica e fin troppo prosastica realtà, finché ci saranno versi, anche senza verso, sapremo di essere ancora vivi.

Nota
1. Jean-Marie Gleize, Qualche uscita – Postpoesia e dintorni –, a cura di Michele Zaffarano, Tic Edizioni 2021.

Classifica
La recensione di Luca Mozzacchiodi all’Odissea (Crocetti 2020) di Nikos Kazantzakis stabile al primo posto e, dello stesso autore, a seguire, il saggio su Adam Zagajewski a partire da Guarire dal silenzio (Mondadori 2020). Terza Alessandra Carnaroli con la recensione di Andrea Conti a Poesie con Katana (Miraggi edizioni 2019). L’articolo più letto nel mese di luglio è l’anteprima delle poesia di Alessandro Franci da La lingua convenuta (Vydia editore 2022)

Tutta la classifica*
1. Nikos Kazantzakis – Recensione di Luca Mozzachiodi a Odissea (Crocetti 2020)
2. Adam Zagajewski – Saggio di Luca Mozzachiodi e poesie da Guarire dal silenzio (Mondadori 2020)
3. Alessandra Carnaroli – Recensione di Andrea Conti su Poesie con katana (Miraggi edizioni 2019)
4. Giulia Niccolai – Recensione di Andrea Conti a partire da Poemi & Oggetti (Le Lettere 2012)
5. Francisco Soriano – Poesie da La Via Lattea (Eretica Edizioni 2021)
6. Fabio Maria Serpilli – Recensione di Manuel Cohen a Mal’Anconìa (puntoacapo Editrice 2021)
7. Giusi QuarenghiRecensione di due studenti della classe seconda dell’Istituto Tecnico Professionale di Lugo al volume Si può (Franco Cosimo Panini 2019)
8. Laura Pugno – Poesie da Noi (Amos Edizioni 2020)
9. Alberto Bertoni – Recensione di Rossella Renzi a L’isola dei topi (Einaudi 2021)
10. Alfonso Guida – Poesie da Conversari (’round midnight edizioni 2021)

Superclassifica Show. I libri di poesia più venduti dagli editori piccoli e medi
2017
2018
2019
2020
2021

I principali premi di poesia in Italia
2021
2022

Poeti più letti nell’anno
Laura Marino 2017 – Inediti
Patrizia Vicinelli
2018 – Saggio di Davide Galipò
Simone Savogin 2019 – Poesie da Come farfalla (Mille gru 2018)
Gabriele Galloni 2020 – Estratti da L’estate del mondo (Marco Saya 2019)
Salvatore Toma 2021 – Anteprima editoriale da Poesie (1970 – 1983) (Musicaos 2020)

Poeti più letti del mese
Carlo Bordini maggio 2017. Poesie tratte da I costruttori di vulcani (Luca Sossella 2010)
Angela Bonanno
giugno 2017. Saggio su tutte le opere, a cura di Silvia Rosa
Domenico Brancale
luglio 2017. Inediti, poi pubblicati in Per diverse ragioni (Passigli 2017)
Giancarlo Sissa
agosto 2017. Poesie tratte da Persona minore (Qudulibri 2015)
Franco Arminio
settembre 2017. Poesie tratte da Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere 2017)
Hilà Lahav
ottobre 2017. Intervista e selezioni di inediti a cura di Biagio Guerrera
Marilina Ciaco
novembre 2017. Inediti
Laura Marino
dicembre 2017. Inediti
Elena Zuccaccia gennaio 2018. Poesie tratte da ordine e mutilazione (Pietre Vive 2016)
Gian Mario Villalta febbraio 2018. Poesie tratte da Telepatia (Lietocolle 2016), recensione di Carolina Rossi
Alberto Bertoni marzo 2018. Inediti
Francesca Martinelli aprile 2018. Poesie tratte da Ex voto di briganti, fate, santi, contadini (FrancoPuzzo 2017)
Pierluigi Cappello
maggio 2018. Poesie tratte da Le nebbie (Campanotto 1994/2003), saggio di Carlo Selan
Christian Tito giugno 2018. Inediti
Jonida Prifti luglio 2018. Inediti e intervista di Silvia Rosa
Noemi de Lisi agosto 2018. Poesie tratte da La stanza vuota (Ladolfi 2017)
Gabriele Galloni settembre 2018. Poesie tratte da Creatura breve (Ensemble 2018)
Vittoriano Masciullo ottobre 2018. Poesie tratte da Dicembre dall’alto (L’Arcolaio 2018)
Gaia Ginevra Giorgi novembre 2018. Poesie tratte da Manovre segrete (Interno Poesia 2017)
Adriano Spatola dicembre 2018. Saggio di Giovanni Fontana
Irene Paganucci gennaio 2019. Inediti
Simone Savogin febbraio 2019. Poesie tratte da Come farfalla (Mille gru 2018)
Francesca Mazzotta marzo 2019. Inediti
Enrico Marià aprile 2019. Poesie tratte da I figli dei cani (Puntoacapo 2019)
Federica Fiorella Imperato maggio 2019. Poesie tratte da Geografie interiori (Aletheia 2018)
Marijana Sutic giugno 2019. Intervista di Silvia Rosa, poesie inedite
Emilio Rentocchini luglio 2019. Poesie tratte da 44 ottave (Book editore 2019)
Tommaso Grandi agosto 2019. Inediti da Alla furia, con una nota di Rossella Renzi
Giovanni di Altavilla settembre 2019. Intervista a Lorenzo Carlucci e Laura Marino sulla riscoperta del poema Architrenius (Carocci 2019)
John Giorno ottobre 2019. Intervista di Domenico Brancale
Eleonora Nitti Capone novembre 2019. Inediti, poi contenuti in Primo fuoco (Musicaos 2019)
Emily Dickinson dicembre 2019. Poesie da La mia lettera al mondo (Interno Poesia 2019)
Raffaela Fazio gennaio 2020. Poesie da Tropaion (Puntoacapo 2020)
Luca Gilioli febbraio 2020. Inediti
Ivan Fassio marzo 2020. Poesie da Il culto dei corpi (Raineri Vivaldelli Editori 2020)
Francesco Benozzo aprile 2020. Selezione da Poema dal limite del mondo (Kolibris 2019)
Rosaria Lo Russo maggio 2020. Saggio di Beatrice Achille a partire da Crolli (Battello Stampatore 2006)
Faruk Šehić giugno 2020. Intervista di Christian Sinicco a partire da Ritorno alla natura (LietoColle 2019)
Giorgia La Placa luglio 2020. Poesie inedite
Giorgiomaria Cornelio agosto 2020. Intervista di Carlo Selan e poesie da La promessa focaia (Anterem 2019)
Gabriele Galloni settembre 2020. Poesie da L’estate del mondo (Marco Saya 2019)
Marcello Marciani ottobre 2020. Poesie da Revucegne / Rovistamenti (puntoacapo 2019), recensione di Christian Sinicco
Giacomo Leronni novembre 2020. Poesie da Scrittura come ciglio (puntoacapo 2019), recensione di Claudia Mirrione
Francesca Serragnoli dicembre 2020. Selezione da La quasi notte (MC Editrice 2020)
Franco Loi gennaio 2021. Una poesia da Voci d’un vecchio cantare (Il Ponte del Sale 2017) e ricordo di Davide Romagnoli
Marina Cvetaeva febbraio 2021. Selezione da La principessa guerriera (Sandro Teti Editore 2020), recensione di Giulia Bolzan
Nina Nasilli marzo 2021. Estratto da Prossimità (Book Editore 2019)
Adam Zagajewski aprile 2021. Saggio di Luca Mozzachiodi a partire dall’antologia Guarire dal silenzio (Mondadori 2020)
Nadia Agustoni maggio 2021. Poesie da [la casa è nera] (Vydia editore 2021)
Filippo Davoli giugno 2021. Recensione di Jacopo Curi a Dentro il meraviglioso istante (CartaCanta/Capire 2021)
Giulia Niccolai luglio 2021. Saggio di Andrea Conti a partire da Poemi & Oggetti. Poesie complete (Le lettere 2012)
Nikos Kazantzakis agosto 2021. Saggio di Luca Mozzachiodi su Odissea (Crocetti Editore 2020)
Francisco Soriano settembre 2021. Poesie da La Via Lattea (Eretica Edizioni 2021)
Eunice Odio ottobre 2021. Poesie da Questo è il bosco e altre poesie (Via del Vento 2009) e da Come le rose disordinando l’aria (Passigli 2015)
Gabriel Del Sarto novembre 2021. Poesie da Tenere insieme (Samuele Editore Pordenonelegge 2021)
Mattia Tarantino dicembre 2021. Poesie da L’età dell’uva (Giulio Perrone Editore 2021)
Silvia Righi gennaio 2022. Recensione di Alessio Paiano su Demi-monde (Nem 2020)
Stefano Vitale febbraio 2022. Poesie da Si resta sempre altrove (puntoacapo Editrice 2022)
Fernanda Romagnoli marzo 2022. Poesia da La folle tentazione dell’eterno (Interno Poesia 2022)
Alessio Paiano aprile 2022. Recensione di Francesca Innocenzi a Punti di fuga (Arcipelago itaca 2021)
Carola Allemandi maggio 2022. Recensione di Francesco Innocenzi a Sembrava il sole (Edizioni Progetto Cultura 2022)
Stefano Guglielmin giugno 2022. Recensione di Isabella Bignozzi a Dispositivi (Marco Saya 2022)
Alessandro Franci luglio 2022. Anteprima da La lingua convenuta (Vydia editore 2022)

* Per la classifica vengono presi in considerazione i post pubblicati negli ultimi due anni e più letti nell’ultimo anno su Poesia del nostro tempo, nonché quelli pubblicati negli ultimi due mesi e più letti nell’ultimo mese. I dati di lettura si riferiscono alla visita diretta all’articolo di un utente singolo (eventuali altre letture dello stesso utente non vengono prese in considerazione).

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