SPECIALE

SCAFFALE POESIA: EDITORI A CONFRONTO

VITA ACTIVA

 

Che cosa sta succedendo all’editoria poetica in questo frangente, ai tempi dell’emergenza sanitaria per Covid-19? Quali sono le difficoltà attuali, i possibili scenari futuri, i punti di fuga e le eventuali aperture che Lei intravvede? Quali strategie di sopravvivenza avete individuato, se ci sono? Quali proposte per superare la condizione di crisi? E soprattutto, che cosa possono fare in concreto i lit-blog come Poesia del Nostro Tempo per supportarvi in questo momento? Di che cosa avete bisogno, ora?

Rispondere a queste domande implica una piena consapevolezza della crisi attuale e dei contorni che potrà prendere nel futuro la nuova situazione post-pandemia. Conosciamo tutti i problemi in cui siamo capitati: chiusura o forte rallentamento della filiera del libro con tutte le successive e inerenti difficoltà che vanno dalla impossibilità di normali vendite e diffusioni, dai progetti saltati o rimandati a tempi da definire, dalle difficoltà delle librerie chiuse o in forte affanno, dai rapporti con autori, autrici e pubblico da reiventarsi in modi nuovi e creativi, senza contare il senso di amarezza per il lavoro che va in fumo dopo tante programmazioni e tanto impegno. E senza contare il rallentamento delle attività in cui ci troviamo e la sensazione di impotenza che a volte prende e sovrasta. Tuttavia, poiché nella maggior parte dei casi chi si è lanciato in un progetto di editoria indipendente ha una buona dose di incoscienza e di visione positiva della realtà, ha speranze e desiderio di affrontare le difficoltà e non arrendersi presto, osservo che molte sono le esperienze messe in piedi da editori piccoli e indipendenti per fronteggiare la crisi. Da gruppi di supporto alle librerie indipendenti a percorsi di diffusione dei libri innovativi e creativi, usando soprattutto i social e i media. Insomma, viene richiesto dalla situazione attuale un ulteriore sforzo di affinamento della mente per studiare strategie utili alle necessità presenti, un balzo di qualità e di pensiero nella presentazione e conduzione del proprio lavoro. È in questo campo che vedo molte energie spese e spesso con risultati che sembrano soddisfacenti, almeno sulla carta.

Anche la nostra casa editrice indipendente e no profit, Vita Activa, benché nata solo cinque anni fa e con un catalogo ancora piuttosto modesto (32 titoli), si è avviata verso sperimentazioni e attività innovative delle socie, come ad esempio fare brevi video casalinghi di presentazione dei nostri libri, messi sulla pagina facebook per mantenere vivo il contatto con chi ci segue, oppure proporre in video conferenza alcuni appuntamenti con gruppi specifici di lettrici. Tutte queste esperienze, che per noi sono nuove mentre per altri possono essere forme di comunicazione consuete, ci hanno comunque dato un impulso positivo nell’attività e hanno riproposto un senso di confronto solidale stringendo rinnovati legami anche con alcune collaboratrici. Inoltre, osservando i dati delle visioni sulla pagina di facebook, i video sono stati molto apprezzati dal pubblico facendoci fare notevoli balzi in avanti nella comunicazione e diffusione. Soprattutto ci consentono di dare il segno di una attività che non si blocca ma elabora nuove strade per colloquiare con le lettrici e i lettori.

È evidente che una ripresa di azione pubblica e in presenza è quanto mai necessaria e vanno individuati anche opportuni percorsi per tornare a una “normale” forma di azione. Per quanto riguarda il futuro prossimo credo che un punto importante sia quello di non dimenticare o trascurare le innovazioni che ogni editore ha pensato e proposto in questo periodo, ovvero le idee creative che ha messo in campo, le collaborazioni che è riuscito ad avviare, i progetti comuni in cui si è coinvolto. Credo che per la piccola editoria sia quanto mai opportuno stringere alleanze su progetti comuni con altri editori ma anche con librerie e gruppi di lettura, con associazioni culturali e blog che si occupano di letteratura. In questo senso il lavoro svolto da Poesia del Nostro Tempo può diventare fonte di aiuto concreto in questo momento: nello sforzo di individuare proposte, progetti, collaborazioni tra editori ed editori e pubblico che facciano circolare buona poesia, che rilancino buoni libri, che diano spazio ad autori e autrici in confronto nelle diverse poetiche. È un lavoro che il lit-blog già svolge da diversi anni, ora si tratterebbe di studiare e proporre qualcosa di nuovo e originale adatto a questi tempi.

 

Gabriella Musetti vive a Trieste. Da vent’anni organizza “Residenze Estive a Duino”, Incontri residenziali di poesia e scrittura. Fa parte della Società Italiana delle Letterate. Ha fondato la casa editrice Vita Activa (www.vitaactivaeditoria.it). Collabora a riviste letterarie. È presente in antologie critiche. Ha scritto libri per la scuola e saggistici tra cui: Guida sentimentale di Trieste (2014), Dice Alice (2015), Oltre le parole. Scrittrici triestine del primo Novecento (2016). Ultimi libri di poesia: A chi di dovere (2007); Beli Andjeo (2009); Le sorelle (2013); La manutenzione dei sentimenti (2015). Ha vinto il Premio Senigallia (2007); il terzo Premio Malattia della Vallata (2009); il secondo Premio Subiaco. Città del libro (2014); il Premio speciale San Vito al Tagliamento (2017).

La rubrica “Scaffale poesia: editori a confronto” è a cura di  Silvia Rosa

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