Il vento notturno di Titicaca

Durante il giorno
Non c’è nemmeno la percezione del vento
Fino all’istante
In cui diventa evidente
Che bisogna nascondersi presto
Che bisogna fare qualcosa subito
Perché non c’è più tempo

Nel vento notturno di Titicaca
I Peruviani si sono chiusi nelle loro case
Molto tempo fa, ed hanno spento le luci
Gli animali sono tranquilli
E le onde ogni tanto
Schizzano la sabbia un po’ più forte
Le stelle ci ipnotizzano
Mentre stiamo in silenzio
Nel vento freddo di Titicaca
Rendendoci conto che siamo ad alta quota
Che siamo andati lontano

 

Noćni vjetar preko Titicace

Preko dana
Ne bismo ni naslutili vjetar
Sve do jednog trenutka
Kad postane jasno
Da se uskoro treba skloniti
Da treba početi djelovati odmah
Jer nema puno vremena
Na noćnom vjetru preko Titicace
Pričaju samo stabla
Peruanci su se odavno
Zatvorili u kuće i ugasili svjetla
Životinje su utihnule
A valovi tek povremeno
Jače zapljusnu pijesak
Zvijezde nas hipnotiziraju
U tišini stojimo
Na prohladnom vjetru s Titicace
I osjećamo da smo jako visoko
Da smo daleko dogurali

 

*

 

L’esperienza

Ogni giorno di viaggio
É un piccolo aspetto della vita
Bisogna trovare un tetto sopra la testa
Trovare da mangiare
Riposarci
Così impariamo a viaggiare
Impariamo a sopravvivere
Vivere

Dopo che le zanzare ci hanno punto bene di notte
Dopo che le cimici ci hanno mangiato e i ragni ci hanno provati
Dopo che siamo rimasti bloccati nel mezzo della notte
Nell’altopiano vuoto di Peru
Dopo il contrasto tra le nostre abitudini igieniche e quelle boliviane
Dopo due giorni di viaggio in autobus tra pulcini e sacchi di coca
Dopo il tentativo di furto al mercato di Cusco
Dopo che il sole ci ha bruciato le spalle
Nel canyon del fiume Colca
Dopo il mal di stomaco nella giungla di Santa Cruz
Dopo l’allergia alla jacaranda
Potremmo dire che
Abbiamo
Un po’
D’esperienza

 

Iskustvo

Svaki je dan na putovanju
Slika života u malom
Treba naći krov nad glavom
Naći hranu
Odmoriti
Tako učimo putovati
Učimo preživljavati
Živjeti

Tek nakon što su nas dobro izgrizli komarci
Nakon što su nas jele stjenice i kušali pauci
Nakon što smo zapeli usred noći
U pustoši peruanske visoravni
Nakon sudara kamiona i autobusa
Sudara naših i bolivijskih higijenskih navika
Tek nakon dvodnevnih vožnji s pilićima i vrećama koke
Nakon pokušaja krađe na tržnici u Cuscu
Nakon što su nam ramena i leđa izgorjela na suncu
U kanjonu rijeke Colce
Nakon što smo pokvarili želuce u džungli Santa Cruza
I dobili alergiju na drvo jacaranda
Možemo reći da smo
Nešto
Doživjeli

 

Maja Klarić è nata nel 1985 a Šibenik, Croatia. Ha studiato Lingua e letteratura inglese e Letteratura comparata all’Università di Zagabria. Lavora come traduttrice ed editrice.  Ha vinto diversi premi di poesia (Castello di Duino, Mar di palabra). Organizza con l’Associazione Fotopoetika le giornate di Šumski pjesnici / Wood Poets a Grisignana in Istria. Ha pubblicato diversi libri di poesia e letteratura di viaggio tra cui Život u ruksaku (La vita in uno zaino, 2012), Quinta pitanga (2013), Nedovršeno stvaranje (Creazione non finita, 2015).  Vrijeme badema (Tempo di mandorle, 2017), il suo ultimo libro, è un diario di viaggio in prosa e poesia sul Cammino di Santiago.

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