Dalla raccolta Il tempo di una cometa, Edizioni Ensemble (2018).

 

Rimane vuota la stanza
la carrozza 15, i posti centootto e centonove.
Potevo credere al ritorno
alla bellezza degli incontri,
qualcosa rimane del nostro essere
carne e muscoli in trecce
o siamo freddi
sacchetti per ossa.

*


Non era questo che intendevo
– occasione per rivedersi –
preferivo le metafore.
E invece ci sei
caduto davanti – occasione, che strana parola

per noi che ti gettiamo rose addosso
mentre la pioggia rinsalda la terra.

 

*


Finisco di compiere i miei
venticinque anni i tuoi
ottantotto incompiuti i suoi
dodici giorni dopo
ancora venticinque.

Come se io tu egli
che poi è lui

avessimo le stesse
linee delle mani.

Come se ieri oggi domani
non fossero luoghi
e fossero qui ora
nei secoli.

 

 

Stella N’Djoku è nata a Locarno nel 1993 ed è laureata in Filosofia. Nel 2015 e nel 2016 vince il Premio Speciale del Credit Suisse for Excellent Writing. Dal 2016 cura la direzione artistica di alcuni eventi culturali nella sua città. Alcune sue poesie sono pubblicate sulle riviste letterarie «Graphie» e «Atelier – Gli artigiani della parola». Lavora per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana.

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