Immagine di Angela Evangelo

EPIFANIE DI BELLEZZA NEOGRECA
Prima puntata: PAROLA – ΛΕΞΗ (lexi)
Traduzioni dal greco di Alexandra Zambà

Per gli stoici la “parola” è LOGOS – ΛΟΓΟΣ, la base dell’ordine dell’universo.
I greci erano e sono consapevoli della natura ambigua della parola, e del suo valore comunicativo nella vita di tutti i giorni. Insieme alla parola Λόγος, appare il valore, la saggezza del silenzio. Scrive Euripide drammaturgo: «Parla se hai parole più forti del silenzio, o conserva il silenzio». E Gorgia filosofo nel suo encomio di Elena definisce la parola «un grande dominatore, che col suo piccolo e invisibile corpo compie le opere più divine».
La poesia per i greci riguarda tutta la vita della parola e tutta la vita del silenzio. La poesia dei neogreci ha radici profonde e una storicità ininterrotta. Fra i tanti letterati neogreci che vorrei far partecipare a questo mio esordio centrato sulla parola, scelgo un uomo e una donna, un autore vivente e una autrice che ci ha appena lasciati. “La lingua greca è ricca di stratificazioni dall’antichità ai giorni nostri e per un poeta è come trovarsi in un bazar millenario e scegliere i suoi trattati”, nota il poeta neogreco Sotirios Pastakas in una recente intervista.
E la poeta neogreca Kiki Dimoulà (1931-2020) ha messo da parte sua in evidenza la funzione vitale e sociale del fare poesia: “Ti incammini nel deserto. Senti un uccello cantare. Anche se è improbabile trovare un uccello nel deserto, comunque è d’obbligo piantare un albero. Questo fa la poesia.” E altrove: “La poesia è l’astuzia delle parole, l’accordo segreto tra le parole, la loro cospirazione”, dalla poesia Episodio – Επεισόδιο, in Ενός λεπτού μαζί (Ίκαρος 2010).

Che tu fossi mio nemico, non lo sapevi
lo dissero le tue parole.
A loro vendette l’eros il suo terremoto
e venne in evidenza che non mi amavi…

Πὼς ἤσουνα ἐχθρός μου, δὲν τὸ ἤξερες
οἱ λέξεις σου τὸ εἶπαν.
Σ᾿ ἐκεῖνες πούλησε ὁ ἔρωτας τὸ σεισμό του
κι ἦρθε στὴ ἐπιφάνεια ὅτι δὲ μ᾿ ἀγαποῦσες…

Sulla parola dei neogreci interessanti sono i testi delle e dei poeti: Aris Alexandrou, Elena Toumazi Rebelina, Sotirios Pastakas, Yiorgos Christodoulides, Demetra Kouvata.

Άρης Αλεξάνδρου – Aris Alexandrou (1922-1979)

Ogni mia parola
se la tocchi con la lingua
ricorda mandorla amara.
Da ogni mia parola
manca un mezzogiorno con le mani della madre accanto al pane
e la luce a gocciolare dal cucchiaio del bambino sulla salvietta.

Η κάθε μου λέξη
αν την αγγίξεις με τη γλώσσα
θυμίζει πικραμύγδαλο.
Απ΄ την κάθε μου λέξη
λείπει ένα μεσημέρι με τα χέρια της μητέρας δίπλα στο ψωμί
και το φως που έσταζε απ΄ το παιδικό κουτάλι στην πετσέτα.

(continua altrove)

Con le tue parole devi stare molto attento
esattamente come fai con un ferito grave che porti sulle spalle

Με τις λέξεις σου να είσαι πολύ προσεχτικός
όπως είσαι ακριβώς μ’ έναν βαριά τραυματισμένο που κουβαλάς στον ώμο.

(in altro luogo ancora)

Il Coltello

Come l’acciaio ci mette molto a diventare coltello affilato e utile
parimenti le parole tardano ad affilarsi nel discorso.
Nel frattempo,
mentre stai lavorando alla ruota
stai attento a non farti trascinare
non farti sorprendere
dalla brillante sequenza di scintille.
Il tuo scopo è il coltello.

da Linea sterile (1952) e Strade rettilinee (1959)

Το Mαχαίρι

Όπως αργεί τʼ ατσάλι να γίνει κοφτερό και χρήσιμο μαχαίρι
έτσι αργούν κʼ οι λέξεις νʼ ακονιστούν σε λόγο.
Στο μεταξύ
όσο δουλεύεις στον τροχό
πρόσεχε μην παρασυρθείς
μην ξιπαστείς
απ΄ την λαμπρή αλληλουχία των σπινθήρων.
Σκοπός σου εσένα το μαχαίρι

 

Έλενα Τουμαζή Ρεμπελίνα – Elena Toumazi Rebelina

… dopo la paura
dopo l’ancóra
Parola si schiude
dopo la fame
dopo le ombre
parola si schiude
Parola s’infiamma
bimbo nasce
momento momento
bimbo
momento
bimbo
venne la paura
venne la fame
vennero le ombre

Parola s’è chiusa
parola si è schiusa
parola si è infuocata
parola nasce

da La piccola talpa e il Sole (1972)

…μετά το φόβο
μετά το ακόμη
Λόγος ανοίχθη
μετά την πείνα
μετά τους ίσκιους
λόγος ανοίχθη
Λόγος πυρούται
βρέφος γεννιέται
στιγμή στιγμή
βρέφος
στιγμή
βρέφος
ήρθεν ο φόβος
ήρθεν η πείνα
ήρθαν οι ίσκιοι

Λόγος εκλείσθη
λόγος ανοίχθη
λόγος πυρούται
λόγος γεννιέται

da Ο μικρός τυφλοπόντικας και ο ήλιος (1972)

 

Σωτήρης Παστάκας / Sotirios Pastakas (1954)

Trovai, raccolsi un bel po’ di materiali, ora.
Imparai, anche, a lavorare con passione:
lentamente e metodicamente. Ma prima di iniziare
la classificazione, invoco l’oblio
per regolare le distanze delle parole.
Per imporre i suoi slittamenti,
per intendere in altro modo strofe e versi
tramite i giochi della memoria.
Scrivo su ciò che è stato scritto.

da Corpo per frizione (2018)

Βρήκα, μάζεψα κάμποσα υλικά, τώρα.
Έμαθα, μάλιστα, να δουλεύω με μεράκι:
αργά και μεθοδικά. Πριν αρχίσω όμως
την ταξινόμηση, επικαλούμαι τη λήθη
να αλλοιώσει τα περιθώρια των λέξεων.
Να επιβάλλει τις δικές της μετατοπίσεις,
στροφές και στίχοι να παρεξηγηθούν
από το ξεγέλασμα της μνήμης.
Γράφω πάνω στα γραμμένα.

da Σώμα δια τριβής (Εκδόσεις Ρώμη 2018)

 

Γιώργος Χριστοδουλίδης – Yiorgos Christodoulides (1968)

Il rumore delle loro parole
a Oreste

Ricordo i primi tempi a scuola
piangevo di nascosto
quando la mano di mia madre si allontanava
e una mano di ferro
mi accarezzava le spalle.
Mi pare
che non fosse per paura degli insegnanti
degli esaminatori
dei compagni di classe che non conoscevo
più tardi per gli ufficiali dell’esercito
i professori dell’università.
Avevo paura del ciclo freddo della loro conoscenza.
Le loro parole
crudeli, intransigenti, senza amore
come noci vuote mentre si rompono
invece le parole di mia madre
erano impastate con affetto.
Così ora
che sospetto in mio figlio la stessa paura
gli preparo per colazione le parole
parole amorevoli
per prenderle con sé
per farsi abbracciare
quando il rumore delle parole estranee
lo circonda.

da Territori feriti / Storie nude (Melani edizioni 2016)

Ο κρότος των λέξεων τους
στον Ορέστη

Θυμάμαι τον πρώτο καιρό στο σχολείο
κρυφόκλαιγα
όταν το χέρι της μάνας μου αποτραβιόταν
κι ένα σιδερένιο χέρι
με χάιδευε στην πλάτη.
Νομίζω
δεν ήταν ότι φοβόμουν τους δασκάλους
τους εξεταστές
τους άγνωστους συμμαθητές
αργότερα τους αξιωματικούς στο στρατό
τους προφέσορες στο πανεπιστήμιο.
Τον ψυκτικό κύκλο της γνώσης τους φοβόμουν.
Τις λέξεις τους
σκληρές, αδιάλλακτες, δίχως αγάπη
σαν άδεια καρύδια την ώρα που σπάζουν
ενώ της μάνας μου οι λέξεις
ήταν ζυμωμένες στη στοργή.
Έτσι τώρα
που υποψιάζομαι στον γιο μου τον ίδιο φόβο
λέξεις του ετοιμάζω τα πρωινά
λέξεις αγαπητερές
να τις παίρνει μαζί του
να τον κρατάνε
όταν ο κρότος των ξένων λέξεων
τον περικυκλώσεi.

da Πληγείσες περιοχές/ Γυμνές ιστορίες (Μελάνι 2016)

 

Δήμητρα Κουβάτα – Demetra Kouvata (1970)

Parole infantili

Le mie parole
quando ti incontro,
bambini piccoli.
Indietreggiano, impaurite.
Si nascondono dietro la mia gonna.

E quando torniamo a casa,
poco prima di addormentarci
solo allora prendono coraggio
e coordinandosi diventano prolisse
i colori,
le stagioni,
l’adeguata pensione
giochi
e canzoni.
Ed io le sgrido teneramente
« Ogni volta la stessa tiritera ».

da Cane legato (edizioni Mandragora 2017)

Νήπιες λέξεις

Οι λέξεις μου
όταν σε συναντώ,
μικρά παιδιά.
Πισωπατούν, δειλιάζουν.
Κρύβονται πίσω απ’ τη φούστα μου.

Και όταν γυρνάμε σπίτι μας,
λιγάκι πριν τον ύπνο
μονάχα τότε αναθαρρούν
κι αρθρώνουνε λαλίστατες
τα χρώματα,
τις εποχές,
την πρέπουσα τη σύνταξη
παιχνίδια
και τραγούδια.

Και εγώ πάντα τις μαλώνω τρυφερά
« Κάθε φορά τα ίδια ».

da Σκυλί δεμένο (Μανδραγόρας 2017)

 

Kiki Dimoula (1931-2020) è considerata la maggiore poetessa greca contemporanea. Il suo esordio nelle lettere risale al 1952 con l’Antologia Poesie e da allora ha pubblicato una decina di raccolte di versi, tra le quali Buio (1956), In contumacia (1958), Sulle orme (1963), Il poco del mondo (1971), Il mio ultimo corpo (1981), Addio mai (1988, Premio nazionale di poesia greca) e Per un attimo insieme (1998). Con la raccolta L’adolescenza dell’oblio (1994, pubblicata in italiano da Crocetti nel 2007) ha vinto il Premio dell’Accademia di Atene. Per maggiori informazioni: https://en.wikipedia.org/wiki/Kiki_Dimoula

Aris Alexandrou (nome d’arte, il vero nome è Aristotelis Vasiliadis) è stato un romanziere, poeta e traduttore greco. Sempre di sinistra e sempre anticonvenzionale (dice di sé: “Appartengo al partito inesistente dei poeti”). Per maggiori informazioni: https://it.qaz.wiki/wiki/Aris_Alexandrou

Elena Toumazi Rebelina è poeta, scrittrice, illustratrice delle proprie opere. Originaria di Famagosta (Ammocostos) vive esule a Limassol (Cipro), dopo l’invasione turca dell’area nord dell’isola. Ha studiato psicologia a Ginevra e ha lavorato nella televisione pubblica cipriota RIK. Ha pubblicato cinque libri di poesia tra i quali: La piccola talpa e il sole (1972), Messa al presente morto (1974), I corpi di Chrysothemis dopo la sua pubblica decapidazione alla fine del XX secolo (1977), Un racconto Variazioni per la terra (1981). Un componimento: Respiro di nome veritiero (2008). Il libro di poesie Vieni (2011) ha ricevuto il Premio Nazionale per la poesia. Ha partecipato con autori italiani, greci e ciprioti alle antologie bilingui, italiano e greco: Pane e Poesia (La Vita Felice 2015) e Storie di sirene e gorgoni (Vita Activa Editoria 2020). Per maggiori informazioni: https://dialogos.com.cy/tin-poiisi-tis-elenas-toymazi-rempelina/

Sotirios Pastakas è nato a Larissa (Grecia) nel 1954. È poeta, traduttore, saggista, produttore radiofonico, romanziere, insegnante di scrittura esperienziale. Per trent’anni ha lavorato come psichiatra ad Atene. Per maggiori informazioni: https://www.casadellapoesia.org/poeti/pastakas-sotirios/biografia

Yiorgos Christodoulides è cipriota nato a Mosca nel 1968. Si è laureato all’Università Lomonosov, dove ha conseguito un master in giornalismo. Lavora come giornalista a Cipro. Ha pubblicato sette libri di poesia, saggi sulla letteratura e ha ricevuto due volte il Premio Nazionale di Poesia. Ha curato, con Panayioti Nikolaidi, l’Antologia di Poesia Cipriota dal 1960 al 2018. Sue poesie sono tradotte nella maggior parte delle lingue europee. Amministra il blog letterario Onirotrivio. Ha partecipato all’antologia bilingue italiano e greco: Storie di sirene e gorgoni (Vita Activa Editoria 2020).
Per maggiori informazioni: https://georgechristodoulides-2010.blogspot.com/p/curriculum-vitae.html

Demetra Kouvata è nata il 1970 a Velestino nella Grecia centrale. Laureata in filosofia, insegna alle scuole di secondo grado. Ha pubblicato due antologie poetiche: Cane legato (2017) e Alcool puro (2020). Per maggiori informazioni: https://www.facebook.com/dimkouv

Angela Evangelo è nata il 1969 a Cipro. È una artista visuale con 8 mostre personali. Ha studiato teatro a Londra e ad Atene (teatro delle marionette di Christos Avtsides, teatro delle marionette The Little Angel, Desmond Jones Mime e Physical theatre, The Mask Studio). Ha insegnato marionette e teatro a studenti di educazione prescolare all’Università di Nicosia e ai ragazzi delle scuole elementari e delle superiori e come produttore musicale presso le stazioni radio CyBC ed AstraFM a Nicosia e LGR a Londra.
http://www.culturalportal.moec.gov.cy/Person_CreativeWorks.aspx?ContactID=97&ContactCategoryID=0&ProductCategoryID=159&Language=EL
http://www.culturalportal.moec.gov.cy/Person_Card.aspx?ContactID=97&ContactCategoryID=238&Language=EL

 

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