se me lo concederai

apro una parentesi tonda
e inizio a specificarmi a te,
sottovoce, nella carta,
ma tu mi interrompi e non
mi leggi, e così rimangono
solo le frasi di circostanza
espresse in tempi equivoci.
e la parentesi mai chiusa
vede la verità scomparire,
parola dopo parola, e cade
in ginocchio senza più lettere
a sostenerla. diventa un dosso
d’intenti, forse una paralisi,
forse un reprimermi, ma mai
un valico che potrò superare
senza perderti per sempre.
[…]
ho solo queste per giurare
di avere scritto meraviglie su
di te, e di volertele comunque
dedicare se me lo concederai.

*

umani ormai ciechi

umani ormai ciechi alle luci incantate
partoriscono buio – che c’è nella culla?
furono re, poi bestie, poi quasi il nulla:
destino di chi non s’avvede delle fate.

*

via

sgombro il
mio volto
via gli occhi
via il naso
via la bocca
che nessuno
veda in me
futuro, e mi
oltrepassi

 

Luca Gilioli nasce a Modena nel 1984. Consegue la laurea in Scienze della Cultura presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Suoi testi figurano in quotidiani, antologie e diverse riviste di settore, tra cui «Inchiostro», «Osservatorio Letterario – Ferrara e l’Altrove», «Ellin Selae», «La Masnada», «Prospektiva», «Quaderni padovani di poesia e tecnica», «Gagarin – Orbite culturali», «Vernice». Ha pubblicato le raccolte poetiche Orionidi (Bernini Editore, 2011) e Dodici (Edizioni Il Fiorino, 2012). In seguito al terremoto che ha colpito il territorio della ‘Bassa modenese’ nel 2012,  ha curato assieme alla scrittrice Roberta De Tomi l’antologia poetica solidale La luce oltre le crepe (Bernini Editore, 2012).

 

Immagine di  Martin Stranka

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