Immagine di Zdzislaw Beksinski

 

Dalla nota introduttiva di Paolo Statuti

La poesia di Urszula Kozioł abbina abilmente la riflessione filosofica alla sensualità, rivela i condizionamenti biologici e storici dell’esistenza. Stanisław Barańczak, poeta, critico letterario, prestigioso interprete di Shakespeare e uno dei più importanti creatori della Nouvelle Vague polacca, ha scritto sulla poesia di Urszula Kozioł: “Il mondo dell’uomo e il mondo della natura sono presenti nella poesia di Urszula Kozioł come mondi pericolosamente isolati e ostili: se qualcosa li unisce, è il rapporto di reciproca intransigente lotta, a causa della quale l’uomo coesiste con la natura in uno stato di equilibrio instabile, che in qualsiasi momento può far pendere il piatto della bilancia verso la rovina umana”. Il titolo stesso dell’ultima raccolta uscita nel 2010 – Horrendum – è un’eloquente immagine del mondo inteso come minaccia. Si potrebbe dire che questo titolo, dato a una raccolta nella quale l’ammirazione per la natura si unisce alla esplicita questione del trascorrere della vita, costituisca una definizione poetica del mondo intero. Nelle sue poesie Urszula Kozioł prende la parola su questioni importanti, anche pubbliche. La protagonista della sua lirica è curiosa del mondo, ama i viaggi. Negli anni ’90 si aprirono le frontiere della Polonia. I progetti della poetessa-viaggiatrice poterono essere attuati in misura maggiore. Nel 1974, nel suo articolo “Il viaggio”, scriveva: “Il viaggio ci permette di realizzare quel sogno che forse ci portiamo dietro dall’infanzia, di essere qualcuno diverso da quello che si è di solito, di essere se stessi diversamente”.

da 20 poesie (CFR 2014), trad. di Paolo Statuti

Ricetta per un piatto di carne

Occorre avere un coltello
occorre una pietra liscia
con la lama accarezzarla finché contraccambierà
il coltello dev’essere quieto e flessibile il luccichio
per assorbire la dura tenerezza e nervatura delle mani
Il resto è semplice
Un ceppo una tavola Una presa di sale
L’erbetta per la gioia degli occhi
E una foglietta di lauro
Il resto è normale
Perché tutto sta negli aromi
(Non scordare la scodella e l’accostamento dei colori)
Il fuoco oggi è cosa facile grazie a Prometeo.
Purché ci sia il coltello e la pietra.
Nonché un collo docile.

1956

Przepis na danie mięsne

Trzeba mieć tylko nóż
trzeba mieć gładki kamień
ostrzem wypieścić głaz aż głaz się odwzajemni
nóż ma być bezszelestny a jego połysk giętki
ma wchłonąć twardą czułość i unerwienie rąk
Wszystko co potem proste
Pień deska Szczypta soli
Zieleń do smaku oczom
I listek laurowy
Wszystko co potem zwykłe
Bo cała rzecz w przyprawach
(Pamiętaj też o misie i zestawieniu barw)
O ogień dzisiaj łatwo dzięki Prometejowi.
Byle był nóż i kamień.
Oraz uległy kark.

1956
*
La spada di Damocle

la spada di Damocle su un letto di torture
ecco come sono i miei sogni

un masso su un dirupo, cui mi aggrappo convulsamente
si muove come un dente di latte
nella bocca di un bambino

ecco com’è la mia veglia

malgrado ciò in ogni istante di nuovo
sono pronta a cantare il mio amore per te
sai, che per te

e in ogni istante nuovamente
muoio di estasi
per la belleza di questo mondo

benché proprio esso mi sfugga di mano

2005

Miecz Damoklesa

Miecz Damoklesa nad Madejowym łożem
oto jakie są moje sny

głaz nad urwiskiem, którego kurczowo się trzymam
rusza się niby mleczny ząb
w ustach dziecka

oto jaka jest moja jawa

mimo to w każdej chwili od nowa
gotowa jestem śpiewać moją miłość do ciebie
wiesz, że do ciebie

i w każdej chwili na nowo
umieram z zachwytu
nad urodą tego świata

choć ten właśnie wyślizguje mi się z rąk

2005

 

Urszula Kozioł, poetessa, prosatrice, autrice di testi teatrali per la gioventù e di radiodrammi, è nata a Rakówka (1931), nei pressi di Biłgoraj. Dopo gli studi di polonistica all’università di Wrocław, ha lavorato come insegnante e animatrice della cultura. Legata alla rivista “Odra” dal 1972 come responsabile del settore letterario. Ha debuttato nel 1957 con la raccolta Cubi di gomma. Sposata con Feliks Przybyłak – germanista e traduttore morto nel 2010. Ha pubblicato 18 raccolte di poesie e tre volumi di prosa. Le sue poesie sono state tradotte in diverse lingue. Ha ricevuto importanti premi letterari, a partire dal premio al festival della poesia di Danzica nel 1957, fino al premio Silesius nel 2011.

 

*Articolo in collaborazione con Poiein APS

 

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