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Poesie tratte dalla raccolta Tempo di riserva (Giuliano Ladolfi editore, 2018).

 

TEMPO DI RISERVA

Qui è dove il tempo
ci ha costretti
a un sogno in miniatura
ad abbandonare la dorsale
incerta del domani
a procedere occhi a terra
respiro breve – soli –

Dicevi del coraggio,
è vero, ma anche l’odio,
sai, è un pungolo
la spinta propulsiva
a non demordere
– finché c’è odio c’è speranza –
a non dimenticare,
basta sostituire la parola amore
logora e blasfema
a questo doppio girotondo
di vocali, un cerchio, un cappio
ripetuto fino all’io

ed è da questo tempo di riserva,
e con la stessa intensità di prima,
che adesso esercito la cura:
odiarti, deluderti con gioia (la mia),
lasciarti prigioniero del presente
identico a te stesso, immobile,
negarti infine e ancora al mio futuro.

 

 

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INVERNO VOLPE

La volpe ha il pelo elettrico
nocciola vivo, un ghigno
nella notte inverno con la coda teleferica
‒ non ha nido la menzogna* ‒
passa al vaglio la strada periferica
da nord a sud e ritorno, cerca la sua cena
mentre mi parli piano questa scena
si ripete dopo anni ancora identica,
insieme al sogno che mi cadevano
due denti e alle mani spuntavano
gli artigli e dappertutto avevo occhi aperti:
non ti fidi di nessuno, piccola gemella
che non mi somigli neanche un poco
questo è il tuo problema, dici tu, sei selvatica
o lo diceva qualcun altro, ma non importa
è sempre la stessa scena, la stessa corsa
lo stesso ottuso bisogno che preme a fari spenti

resta, ti prego, ancora un poco
voglio l’illusione della rosa che vale più di tutto
la caccia silenziosa, il pugnale tra le costole
la fitta di cometa sbattuta a testa in giù,
meritare lacrime e una coda nuova
luccicante da sfoggiare quando il giorno
arriva in fretta e chiede in cambio verità

quella carogna cacciata in una buca
per l’assalto della fame, per il dopo.

*Questo verso è di Fernando Pessoa

 

 

 

Silvia (Giovanna) Rosa nasce nel 1976 a Torino. Laureata in Scienze dell’Educazione, ha frequentato il Corso di Storytelling della “Scuola Holden” di Torino. Fa parte della redazione di «Argo» e per NiedernGasse cura la rubrica L’asterisco e la Margherita, firmandosi con il nome di Margherita M. Si è occupata del progetto di traduzione poetica e interviste di alcuni autori argentini, dal titolo Italia Argentina ida y vuelta: incontri poetici, pubblicato nel 2017 in e-book, a cura di Versante Ripido e La Recherche. Suoi testi poetici e in prosa sono presenti in diversi volumi antologici e sono apparsi in riviste, siti e blog letterari. Tra le sue pubblicazioni: il saggio di storia contemporanea Italiane d’Argentina. Storia e memorie di un secolo d’emigrazione al femminile (1860-1960), Ananke Edizioni, 2013; le raccolte poetiche: Genealogia imperfetta (con prefazione di Gabriella Musetti), La Vita Felice 2014; SoloMinuscolaScrittura (con prefazione di Giorgio Bàrberi Squarotti), La vita Felice, 2012; Di sole voci (con prefazione di Alessandra Pigliaru e postfazione di Enzo Campi), LietoColle Editore 2010 (II ediz. 2012); il libro di racconti: Del suo essere un corpo, Montedit Edizioni, 2010.

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