È tutto un equilibrio necessario, mi dici
questo vento che ripara e contrasta la voce
piegando polsi e ossa nella stessa direzione –
e poi ti chiedo se ci sia speranza
per tutto questo vuoto intorno e dentro
se qualcosa resta nelle separazioni
e se è possibile colmare le distanze
nel breve spazio di una partenza.
Chissà se esiste per davvero un equilibrio,
questo tenere a mani ferme un cuore
legato stretto ai muri della casa,
quasi un principio di terrore
che tenta di sbeccare il ventre
e noi legati al movimento di una chiave,
quel margine di carità in cui siamo al sicuro.

*
Ho sognato di appiccare un incendio
per ricostruire dal nulla la casa,
di scavare a mani nude nelle fondamenta
estirpare l’eccesso, preparare il terreno
inghiottire radici come frutti
e calibrare la precisione delle esplosioni,
ma ero io l’incendio e nulla poteva spegnermi
o farmi rientrare per salvare la casa
le sue fondamenta e quel ventre.

*
Esistono eredità insospettabili
e poi esiste la casa
quella da cui scappammo a mani nude
senza prendere il necessario,
e gli occhi sbucciati della madre
poco lontano, a stringere nella tasca
ciò che rimase del padre.
Lasciamo così la famiglia
ai lupi e dietro di noi il pane
per ritrovare la strada,
questo ci raccontiamo.
Mi chiedo poi se esista un necessario
se questo viaggio non possa essere
già considerato un pagamento, il prezzo
giusto per alcuni, per altri impossibile
per altri ancora ingiustificato
e se questa umanità non sia solo una condanna.

Ksenja Laginja (Genova, 1981) vive e lavora a Roma, dove alterna alla sua attività letteraria una ricerca sull’illustrazione di matrice Sci-Fi/Surrealista. Nel 2005 ha esordito con la sua prima silloge poetica Smokers die younger per Annexia edizioni. Finalista al Premio Ossi di Seppia (XX edizione), ha collaborato con NiedernGasse e Words Social Forum, ed è redattrice di Bibbia d’Asfalto. Nel 2015 ha pubblicato la silloge Praticare la notte per Ladolfi Editore e nel 2016 è stata selezionata come autrice nel progetto ZENIT POESIA vol.2 promosso dalla casa editrice La Vita Felice. Co-organizza la rassegna di poesia e musica elettronica Poême électronique, giunta quest’anno alla sua terza edizione. Collabora dal 2014 con la casa editrice Kipple Officina Libraria come grafica e responsabile della comunicazione. Suoi testi sono presenti su antologie poetiche, blog e riviste letterarie, a cui affianca un’intensa attività di reading.

 

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