Immagine di Thor Ragnarok

 

Dalla Presentazione di Edizioni Forme Libere

Oggetti banali che si trovano in camera da letto, in cucina e in salotto vengono animati e fatti agire in situazioni, in rapporti umani e in accadimenti fantastici, all’insegna di una laconicità delirante, che assume forme di una sovra-logicità allucinatoria nel suo progredire. Ogni elegia allucinogena è un racconto surrealista su questi oggetti animati, ciascuno con un proprio ruolo strategico, con una propria potenzialità fantastico-stravagante, e tutti partecipano a una tragicommedia in miniatura o, al contrario, di dimensioni planetarie. […] Ofelia Prodan rientra nella cosiddetta «generazione duemillista», quella fucina di nuovi poeti che hanno segnato un momento di svolta nel modo di fare poesia nel panorama letterario romeno degli anni 2000. Di lei è stato scritto che potrebbe inaugurare «una nuova estetica» (Grațiela Benga, Rețeaua. Poezia românească a anilor 2000, 2016) e questo suo nuovo e personalissimo approccio stilistico si riflette ecletticamente nel volume Elegie allucinogene […].

 

da Elegie allucinogene (Edizioni Forme Libere 2019)

Traduzione di Mauro Barindi

 

Elegia allucinogena 1

la borsa in pelle di coccodrillo è vuota e piange
per timore che presto sarà stipata di cose.
il rotolo di carta igienica medita tutta la notte
sul proprio io nascosto e, la mattina, si arrotola
e srotola attorno al proprio io rivelato. il martello
conficca nervosamente chiodi nel bracciolo
della poltrona. il caffè gorgoglia di felicità
nel bricco di metallo. la pipa sbuffa e risbuffa.
nella borsa in pelle di coccodrillo vengono
stipati organi di coccodrillo
conservati in formalina.
il rotolo di carta igienica entra in stato
alterato di coscienza e si illumina.
predica a tutti metodi e tecniche di illuminazione.
il martello si indigna e lo tartassa di chiodi,
invece la borsa ne sugge le parole
al proprio interno e gli organi conservati
in formalina riprendono vita. la borsa in pelle
di coccodrillo si illumina e diventa un
coccodrillo illuminato. il caffè gorgoglia al culmine
della felicità. la pipa si adagia nella poltrona
e ascolta sbuffando e risbuffando.
poco a poco si calma. inspira a fondo il fumo
e si soffoca, tossisce da fumatore incallito.
il caffè si sversa sul fuoco.
il fuoco si spegne. il coccodrillo afferra la pipa
fra i denti. la pipa si soffoca e soccombe.
il rotolo di carta igienica assume la posizione
del fiore di loto e lievita sopra
la camera che filma e sviluppa l’aura del
coccodrillo illuminato.

 

Elegie halucinogenă 1

geanta din piele de crocodil e goală
și plânge de teama că în curând
va fi burdușită. sulul de hârtie igienică
meditează toată noaptea
la sinele său ascuns și, dimineața,
se înfășoară și se desfășoară
în jurul sinelui său revelat. ciocanul
bate nervos cuie în mânerul fotoliului.
cafeaua clocotește de fericire
în ibricul metalic. pipa pufăie și pufnește.
geanta din piele de crocodil este
burdușită cu organe de crocodil conservate
în formol. sulul de hârtie igienică
intră în stare modificată de conștiință
și se iluminează. predică tuturor
metode și tehnici de iluminare.
ciocanul se indignează și îl bate măr în cuie,
în schimb, geanta îi soarbe vorbele
în interior și organele conservate în formol
prind viață. geanta din piele de crocodil
se iluminează și devine un crocodil iluminat.
cafeaua clocotește în culmea fericirii.
pipa se așază în fotoliu și ascultă
pufăind și pufnind. treptat, se liniștește.
inspiră adânc fumul și se îneacă,
tușește tabagic. cafeaua dă în foc.
focul se stinge. crocodilul ia pipa între dinți.
pipa se sufocă și sucombă.
sulul de hârtie igienică stă în poziție
de lotus și levitează în jurul camerei care
filmează și developează aura crocodilului iluminat.

 

Elegia allucinogena 6

il rasoio elettrico pilota un aereo
a reazione. sulla sua tuta da pilota
c’è un occhiello che durante il volo
rilascia feromoni. sulla sua tuta
si posa uno sciame di vespe metalliche.
il rasoio elettrico chiede aiuto
alla torre di controllo. le vespe
provocano interferenze nel messaggio S.O.S.
si addensano nuvole nere di titanio.
le gocce di pioggia penetrano
con violenza nella carlinga dell’aereo.
il rasoio elettrico si lancia col paracadute.
le vespe metalliche gli sciamano attorno.
dal cielo cadono meteoriti radioattive
che conversano in una lingua
di provenienza extraterrestre.
il rasoio elettrico sente telepaticamente
l’intera conversazione. registra il messaggio
che annuncia un’imminente
invasione extraterrestre
e che le vespe metalliche sono dei mini robot
spediti a fare un sopralluogo.
il rasoio elettrico è terrorizzato. è in preda al
panico. il paracadute si inceppa. le vespe sciamano
sempre più aggressive. dalle nuvole
scendono gocce di pioggia radioattiva.
dalle meteoriti fuoriescono larve di alieni
che si cibano delle sostanze attive sulle
lame del rasoio elettrico, si schiudono
simultaneamente, crescono in maniera esplosiva
e, raggiunta la maturità, invadono l’abitazione
del rasoio elettrico dove installano
in modo strategico il proprio posto di comando.

 

Elegie halucinogenă 6

aparatul de ras pilotează un avion
cu reacție. la costumul de pilot
are o butonieră care emană feromoni.
în timpul zborului, pe costumul lui
se așază un roi de viespi metalice.
aparatul de ras cere ajutor
de la turnul de comandă. viespile
bruiază mesajul S.O.S.
norii negri de titan se îmbulzesc.
picăturile de ploaie penetrează violent
carcasa avionului.
aparatul de ras se parașutează.
viespile metalice roiesc în jurul lui.
din cer, cad meteoriți radioactivi
care conversează într-o limbă
de proveniență extraterestră.
aparatul de ras aude telepatic întreaga
conversație. înregistrează mesajul
care anunță declanșarea
unei invazii extraterestre
și că viespile metalice sunt mini roboți
trimiși în recunoaștere.
aparatul de ras se îngrozește.
intră în panică. parașuta se blochează.
viespile roiesc din ce în ce mai agresive.
din nori, cad picături de ploaie radioactive.
din meteoriți, ies larve de alien
care se hrănesc cu substanțele active
din lama aparatului de ras,
eclozează simultan,
cresc exploziv și, cum ajung la maturitate,
invadează locuința aparatului de ras
unde își instalează strategic postul de comandă.

 

Ofelia Prodan è nata a Urziceni (Romania), vive tra Bucarest e Torino. Ha fatto il suo debutto editoriale nel 2007; fra le sue raccolte poetiche si segnalano: Elefantul din patul meu (L’elefante nel mio letto, 2007; Premio per il Debutto dell’Associazione degli Scrittori di Bucarest, 2008; Premio della rivista Luceafărul, 2008; selezionata per il Premio Nazionale di Poesia Mihai Eminescu – Opera prima, 2008); Ulise și jocul de șah (Ulisse e il gioco degli scacchi, 2011; Finalista del Premio Letterario Internazionale Città di Sassari, 2016); Călăuza (La guida, 2012; Premio Nazionale Ion Minulescu, 2013); No exit (Senza uscita, 2015; Premio Nazionale George Coșbuc, 2015; Premio Nazionale Mircea Ivănescu, 2016). Figura nell’antologia Voor de prijs van mijn mond (a cura di Jan H. Mysjkin, Poëziecentrum edizioni, Gent, Belgio, 2013) che comprende 12 dei poeti romeni più rappresentativi degli ultimi 60 anni (Nina Cassian, Nichita Stănescu, Ana Blandiana, Nora Iuga, Ion Mureșan, Mircea Cărtărescu ecc.). Un’antologia d’autore è uscita in Spagna con il titolo di High (2017). In Italia ha pubblicato su Nuovi Argomenti, Atelier e L’Immaginazione e ha sostenuto cicli di letture pubbliche a Milano, Brescia, Roma, Venezia, Sassari, Alghero e Ozieri. Ha partecipato all’VIII edizione (2013) del Premio Internazionale di Poesia e Prosa Napoli Cultural Classic, vincendo il primo premio per la sezione POESIA in lingua straniera. È membro dell’Unione degli Scrittori di Romania e del PEN Club Romania.

Mauro Barindi è nato a Vicenza nel 1964. Laureato in Lingua e letteratura romena presso l’Università di Padova (1993), durante gli studi universitari ha partecipato ai corsi estivi di lingua, cultura e civiltà romena per studenti stranieri organizzati dall’Università “Alexandru Ioan Cuza” di Iaşi (1987) e dell’Università di Bucarest (1992). Nel 2006 ha conseguito il Dottorato in Filologia romanza presso l’Università Complutense di Madrid. Ha usufruito di borse di studio dedicate ai seminari di formazione per traduttori dal romeno (Bucarest 2009, 2010) e ha partecipato ai laboratori e agli incontri sulla traduzione letteraria dal romeno organizzati dall’Istituto Culturale Romeno di Venezia (2010, 2011, 2015). In qualità di traduttore è stato invitato alla presentazione dei libri a fianco dei rispettivi autori al Salone Internazionale del Libro di Torino (a partire dal 2010) e ai festival letterari di Gavoi (2013) e di Mantova (2014). È membro dell’AIR («Associazione Italiana di Romenistica») e redattore e collaboratore della rivista bilingue interculturale online «Orizzonti culturali italo-romeni». Debutta come traduttore editoriale con il romanzo di Vasile Andru, Uccelli del cielo (2008), e da allora ha al suo attivo una decina di traduzioni; fra gli autori di spicco tradotti figurano Ana Blandiana (Il mondo sillaba per sillaba, 2012; La mia patria A4, 2015) e Florina Ilis (La crociata dei bambini, 2010; Cinque nuvole colorate nel cielo d’Oriente, 2012).

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