Laboratorio di Poesia, a cura di Alfonso Maria Petrosino, esce l’ultimo venerdì del mese su ‘Poesia del nostro tempo’. Vengono commentati i versi dei poeti del Laboratorio online e scelta la poesia del mese.

Patrizia Baglione tenta il connubio spesso felice tra un lessico che rimanda alla poesia sostenuta (come esempio rappresentativo cito il sintagma “la polvere rossa dei papaveri” per indicare un’emorragia narcotica) e un riabbassamento del tono di stampo crepuscolare. Riabbassamento che può essere ottenuto sia con una chiusa che ripete la parola “qualunque” come se fosse una rima di grado zero, sia con la presentazione in chiave dimessa della tristezza e della sua classica manifestazione, ovvero le lacrime (“a parlare di lacrime provo imbarazzo / ti chiedo scusa se li trovi un po’ allagati”), come a mitigare allo stesso tempo l’enfasi del dolore e l’enfasi della dichiarazione del dolore. Questa forma d’ironia triste è un ottimo modo per raddoppiare l’effetto: apparentemente minimizza il contenuto, mentre in realtà lo rende più accessibile a vario. Ecco, delle tre poesie inviate, quella che mi sembra più riuscita:

Bel coraggio che hai di provare a cullarti
dentro i miei occhi marrone fango
con le tegole rotte, l’acqua è entrata dentro
preferisco chiamarla così
a parlare di lacrime provo imbarazzo
ti chiedo scusa se li trovi un po’ allagati.

Alessandro D’Elia invia tre poesie che parlano della squadra di calcio del Valencia (allenata, scopro contestualmente, da Gattuso!). Non tanto il tema, che è a suo modo nobile (si citano in questi casi Leopardi e Saba, ma anche senza il supporto di queste auctoritates non è difficile sospettare l’epica che il calcio può incarnare), quanto la forma dei tre testi fa pensare quasi a una trollata. Un po’ per la grafia della città con la z, un po’ per l’essenzialità dei contenuti. Nulla di pindarico, niente di elaborato. La ripetizione del nome potrebbe ricordare un coro da stadio, ma manca una struttura metrica che permetta un accordo con l’eventuale musica.

1 Nei pressi il Valenzia

Se stai ad Alicante
sì lo so
c’è l’Hercules

ma da italiano
in Alicante
nei pressi
c’è Valenzia
c’è il Valenzia

nella Liga spagnola
c’è il Valenzia

2 Il Valenzia nella provincia

Il Valenzia
in tutta la provincia
da richiamo

richiamo
del Valenzia
squadra in bianco
colori giallo
e rosso

col blu
della bandiera valenziana

3 La terza città

Valenzia terza
città della
Spagna

nella Liga
la terza città
con la sua squadra
sempre in Liga
sempre in Liga

forte in Liga
in Spagna il Valenzia

 

Come poesia del mese ne scelgo una di Daniele Isidoro, per il suo erotismo astratto, per le distanze incommensurabili che profila (un oceano, un respiro), per l’espressione “Siamo a vicenda”, così anacoluticamente espressiva e in fin dei conti vera.

 

Schianta questa porta
di là dall’oceano
presso cui ti attardi
e guardi le foto del mio imbarco.

Schiudi per una volta
sola – ed entrami nel letto –
la membrana come un sogno
palpata da un’incerta mano.

Siamo a vicenda, ma la notte
è già giorno, quando lontani un respiro
e svegli, attendiamo.

 

Alfonso Maria Petrosino ha pubblicato quattro libri di poesia, Autostrada del sole in un giorno di eclisse (OMP 2008), Parole incrociate (Tracce 2008), Ostello della gioventù bruciata (Miraggi 2015) e Nature morte e vanità (Vydia 2020). La sua poesia, che descrive luoghi e situazioni in relazione a un paesaggio urbano e all’umanità che lo abita, si avvale di una metrica precisa e raffinata. La redazione di Poesia del nostro tempo ha scelto Alfonso Maria Petrosino per impersonare la figura del maestro, capace di leggere attentamente e suggerire soluzioni, anche ai neofiti della poesia, proprio per la sua capacità sia di aderire al “canone”, alla tradizione, che di frequentare i nuovi palcoscenici della poesia, dagli happening e performances al poetry slam, essendo stato campione indiscusso di queste scene per molti anni.

(Visited 413 times, 1 visits today)