da Ragazzo di corsa (Edizioni Kolibris, 2019), traduzione di Chiara De Luca

 

Ragazzo di corsa

  per Ioan

Il canale lo inclina avanti e indietro
come una barca dentro una strapenna
o la bolla nella livella
che mai trova il suo centro.

Ci sono modi peggiori di crescere
sotto il sole frusciante e la pioggia
tra il ponte 14 e il 21

sopravvivere a un gufo, a un drago, a un falco,
dove non ci sono due foglie che soffiano uguale
e lanterne di zucca attraccano per la notte.

Corri, ragazzo di corsa, corri
oltre il vecchio che sospira
e il suo labrador cieco,
la puledra nella sua collana di filo.

Corri, tra est e ovest,
primavera e autunno, alba e crepuscolo.
È il tuo fiato ora, o è il mio
in fondo al tuo petto?

Ci sono modi peggiori di non stabilirsi
in pieno volo, di essere amati.
Corri, mia ombra, corri.
Corri ma resta sempre in vista.

Un gufo grida, nel folto degli alberi.
Lo specchio del canale e pieno di luna.

*

Boy Running

 for Ioan

The canal tilts him back and fore
like a boat in a toy pen
or the bubble in a spirit-level
that never quite finds its middle.

There are worse ways to grow tall
under the rustling sun and rain
between bridges 14 and 21

to outlive an owl, a drake, a hawk
where no two leaves blow the same way
and pumpkin lanterns moor for the night.

Run, boy running, run
past the sighing old man
and his blind Labrador,
the foal in her wire necklace.

Run, between east and west,
spring and autumn, dawn and dusk.
Is it your breath now or mine
deep inside your chest?

There are worse ways to never settle
in full flight, to be loved.
Run, my shadow, run.
Run but always stay in sight.

An owl cries, deep inside the trees.
The canal’s glass is full of moonlight.

*

Usk

Così siamo usciti dagli anni.
Infine sono di nuovo a monte
e, se non per i loro sorrisi festivi
su ogni libreria, i ragazzi
non sono mai nati, era un sogno.
È qui che il mio passato comincia

in una soffitta accanto a un ponte,
svegliato da uccelli che beccano muschio
dal buio. Il fiume è limpido.
Non diventerà liquame
prima di raggiungere te e il caos
di strade che odiavo, sopportavo

solo perché c’eri tu.
Ho finestre piene di foglie.
Montagne nel lucernario.
Forse qui ti piacerebbe.
È lo stesso fiume – si muove,
forse, verso la stessa luce.

*

Usk

So we’ve moved out of the years.
I am finally back upstream
and, but for their holiday grins
on every bookcase, the boys
were never born, it was a dream.
Here is where my past begins

in a garret beside a bridge,
woken by birds pecking moss
from the dark.The river’s clear.
It will not turn to sludge
till it reaches you and the mess
of streets I hated, endured

only because you were there.
My windows are full of leaves.
There are mountains in my skylight.
Perhaps you would like it here.
It is the same river – it moves,
perhaps, towards the same light.

*

Strana mano

Blackrock il ragazzo sta lanciando pietre
con il suo vecchio. Ogni pietra salta
un passo più in là della prima.
Il freddo ago del sole ha cucito
i loro echi nei pini.
Non ancora augurandosi la morte di suo padre
Blackrock strofina il naso nella lana
che ammorbidisce un’ombra spaventosa.
E quando le care pietre si asciugano
scala l’argine per prenderne altre e mette
il palmo su una spina, e piange.

Davy, per cosa stai piangendo?

Blackrock l’uomo si tira su a sedere
sul letto: Padre, vecchio,
piango per la pozza di sangue
in questa strana mano, la linea della vita
che hai sfregiato, la linea di sangue
che è in parte tua in parte mia. 

*

Strange Hand

Blackrock the boy is skimming stones
with his old man. Each stone hops
a step further than the one before.
The sun’s cold needle has sewn
their echoes into the pines.
Not yet wishing his father dead
Blackrock nuzzles into the wool
that softens a frightening shadow.
And when the good stones run dry
he scales the bank for more and deals
his palm onto a thorn, and cries.

Davy, what are you crying for?

Blackrock the man sits up
in his bed: Father, old man,
I am crying for the pool of blood
in this strange hand, the lifeline
which you scarred, the bloodline
which is part yours and part mine.

*

L’altalena

Tutta la notte, due donne dello stesso peso
su un’altalena, una bionda, una mora,
in equilibrio senza mai riposare.

Tutta la notte
le due, si guardano a vicenda negli occhi
come due fantasmi

la brezza che creano
solleva, a turno, ora una frangia, ora un orlo…

Gambe piegate, distese… Nessuna delle due molla
le redini d’acciaio.

Molto dopo la sua sepoltura,
il sognatore, a fondo come il fulcro
tra loro

tra il loro meccanismo
di salita e caduta, lui le amerà
allo stesso modo.

*

The See-saw

All night, two women of equal weight
on a see-saw, one fair-haired, one dark,
the balance not resting once.

All night
the two, staring into each other’s eyes
as ghosts might

the breeze they create
lifting, in turn, a fringe, a hem…

Legs bend, straighten… Neither lets go
of the steel rein.

Long after he’s buried,
the dreamer, deep as the fulcrum
between them

between their clockwork
rising and falling, he’ll love them
equally.

 

 

Songs by Paul Henry

 

Descritto dal defunto U.A. Fanthorpe come un “poeta poeta”, che combina “un senso della musica delle parole con un’immaginazione infinitamente inventiva”, Paul Henry approdò alla poesia passando per la scrittura di testi di canzoni. Nato a Aberystwyth, attualmente risiede a Crickhowell. La sua opera è stata ampiamente antologizzata e appare con regolarità in riviste eterogenee come “Poetry Wales” e “The TLS”. Popolare insegnante di scrittura creativa, ha gestito il Poetry Café del Festival di Ledbury al teatro Courtyard di Hereford e insegna regolarmente in centri di scrittura. Ha insegnato all’Università del Galles del Sud ed è stato guest-editor di “Poetry Wales”. Mari d’Ingrid, una traduzione del suo quinto libro, Ingrid’s Husband (Seren), è stata pubblicata in Francia da L’Harmattan. The Brittle Sea, una raccolta di poesie scelte e inediti è apparsa nel 2010, seguita nel 2012 da una edizione indiana, The Black Guitar. Assiduo lettore e performer durante festival letterari, ha di recente scritto e presentato programmi artistici di BBC Radio 3 e Radio 4. La sua raccolta poetica più recente, Boy Running, è stata pubblicata da Seren nel febbraio del 2015 e da Edizioni Kolibris nel 2019 (Ragazzo di corsa, traduzione di Chiara De Luca) ed è stata candidata al Wales Book of the Year nel 2016. Nel 2018 ha pubblicato The Glass Aisle, la cui edizione bilingue è in preparazione per Edizioni Kolibris (Il corridoio di vetro). Il suo adattamento performativo, realizzato in collaborazione con l’amico musicista e compositore Brian Briggs, è stato eseguito durante numerosi festival per tutta l’estate  ed è ora disponibile in CD.

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