La plaquette nasce dopo la lettura di tre poeti, uno italiano e due austriaci a Seeboden, in Carinzia il 25 agosto 2019, nell’ambito del Festival Itinerante del Giornalismo e della Conoscenza “Dialoghi”, IV edizione sotto la direzione artistica di Renzo Furlano, organizzata da Associazione Culturaglobale Cormons (Gorizia).

Dalla prefazione di Claudio Grisancich

La poesia di Sandro Pecchiari che – come coerentemente fanno i poeti – parla sempre di sé, della propria storia, ha la qualità speciale di avviarsi su paesaggi della continua meraviglia: “qui siamo nel punto preciso / in cui ci sopprime il tempo // e la luce dissemina l’infanzia / (…) /con le storie delle stelle / cavalcando la giostra delle costellazioni”.

 

Da camminiamo lenti (Edizioni Culturaglobale 2020)

Traduzioni in tedesco di Matthias Probst
Traduzioni in inglese dell’autore stesso

camminiamo lenti

le mosche hanno buon gioco
e pinzano messaggi sulla pelle

con brivido guardiamo quei riflessi
– bluastri verdastri smossi –
e andiamo morsi di lentezza
che è cibo e stazione per gli altri

[l’avremmo detto mai
che saremmo stati solo pelle]

il resto [        ] occupa una nube inconoscibile
dentro che scegliamo
di non attraversare

we’re the slow walkers – flies take advantage of us / and pinch their little messages on our skin / we writhe and look at their reflexes/ – bluish and greenish in motion – / and walk bitten by our slowness / that is food or post for others // [who would have guessed / we were reduced to mere skin]// the rest [ ] a dark unknown cloud inside / we choose not to fathom.

 

stare dietro i vetri

di fronte l’alba a lame taglia il bosco
il bosco scambia animali e umani
insonni come endovene annusano
il primo pane da lontano
non visti che da pochi

(già altri fissano vie furtive alle finestre
in ghirlande di fiato di stranieri
oltre i vetri

il loro proseguire a tentativi
allarma tutti i fari indifferente
anabbagliando la foschia
e li spegne nella luce)

noi qui isolati da finestre alte
contiamo le case e ridiamo
nomi ai villaggi come a vidimarli
confermiamo le colline e il mare

l’esserci stati rassicura dalla lontananza

noi collegati a tubi d’aria controllata
veniamo allattati di sangue e sale

ma ho visto
io so che ho visto

 

Hinter den Scheiben – vorn durchtrennt der Morgen in Lamellen den Wald / der Wald tauscht Tiere gegen Menschen aus / schlafloswie Infusionen riechen sie / von Weitem schon das frühe Brot / ungesehen fast. // (auch andere ersinnen verstohlene Wege an den Fenstern / in Atemgirlanden von Fremden / jenseits der Scheiben // ihr Weiterziehen auf gut Glück / weckt alle Scheinwerfer gleichgültig, / ihr Schein entblendet den Nebel / und schaltet sie im Lichte aus) // wir hier, isoliert hinter hohen Fenstern, / zählen die Häuser und geben / den Dörfern neue Namen, als Vergewisserung / wir bestätigen die Hügel und das Meer // dagewesen zu sein, beruhigt von fern // angehängt an Schläuchen mit kontrollierter Luft, / werden wir gestillt mit Blut und Salz // doch ich habe gesehen / ich weiß ich habe gesehen

 

aerei di carta

non salutarmi sulla soglia
dove nulla è com’era –
l’aria è aria di motori
e l’aria non ricorda

e il tempo della scrittura
ne sarà a ritroso testimone

solo per te che non resisti
i fogli resteranno vuoti,
uno per ogni secondo,
e ne farò aeroplani

Papierflieger – Verabschiede dich nicht auf der Schwelle / wo nichts mehr ist, wie es war – / die Luft ist Luft von Motoren / und die Luft ist erinnerungslos. // Und die Zeit des Schreibens / wird später Zeuge davon sein. // Nur fur̈ dich, der du’s nicht aushältst, / werden leer die Blätter bleiben / fur̈ jede Sekunde eins / Flieger mache ich daraus

 

Sandro Pecchiari vive a Trieste, ma gira il mondo quando e quanto può. Molte delle sue esperienze di viaggio hanno nutrito fortemente la sua poesia. Ha pubblicato quattro raccolte per la casa editrice Samuele Editore: Verdi Anni (2012), Le Svelte Radici (2013, Prefazione di Mary Barbara Tolusso), L’Imperfezione del Diluvio – An Unrehearsed Flood (2015, Prefazione di Andrea Sirotti, con testo a fronte in inglese) e il lavoro antologico Scripta Non Manent (2018, Prefazione di Giovanna Rosadini). Le Svelte Radici, con il titolo Despojando Raíces, E-ditorial 531, sono state pubblicate con la casa editrice Uniediciones (Colombia, 2019). É stata pubblicata una sua silloge in inglese Kidhood nello Special Issue, Writing in a Different Language, Journal of Italian Studies – Italian Section, NeMLA (The College of New Jersey, USA).
Ha tradotto e/o curato da e in inglese alcune raccolte poetiche. Ha collaborato con le riviste di settore L’Almanacco del Ramo d’oro (Trieste) e Traduzionetradizione (Press Point, Milano) dove ha presentato in anteprima alcune traduzioni del poeta canadese Al Rempel.

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