La dimensione del vuoto
(a Bruno Galluccio)
(a Bruno Galluccio)
Senza angoli e fondamenta
è questo spazio immenso
che ci sovrasta e si sposta
sulle nostre fronti con la luna
le stelle le nebulose i pianeti
di gas di ghiaccio di pietra.
Qui, sulla Terra, lo sostengono
soltanto le piccole cose da nulla:
i fili dell’erba, le ali degli uccelli,
le nuvole e le mani dei bambini
quando lanciano i loro aquiloni
per imparare le oscillazioni
dello spazio-tempo e scoprire
al limite dell’immaginario
la leggerissima felicità del niente:
carta velina che palpita nel vento.
è questo spazio immenso
che ci sovrasta e si sposta
sulle nostre fronti con la luna
le stelle le nebulose i pianeti
di gas di ghiaccio di pietra.
Qui, sulla Terra, lo sostengono
soltanto le piccole cose da nulla:
i fili dell’erba, le ali degli uccelli,
le nuvole e le mani dei bambini
quando lanciano i loro aquiloni
per imparare le oscillazioni
dello spazio-tempo e scoprire
al limite dell’immaginario
la leggerissima felicità del niente:
carta velina che palpita nel vento.
Notti e giorni
Balbetto nomi lontani,
figure baluginanti appena
mentre il triste animale dell’anima
respira la notte sotto le lenzuola.
Domani inutilmente
si schiariranno le nuvole
e le cime alte dei monti
fra brusii ridicoli e vani lamenti
di un amore antico.
Adesso anche un affanno solo
farà molto più male
di tutti i sette vizi capitali,
poiché non ho più nessuna
nostalgia del paradiso.
figure baluginanti appena
mentre il triste animale dell’anima
respira la notte sotto le lenzuola.
Domani inutilmente
si schiariranno le nuvole
e le cime alte dei monti
fra brusii ridicoli e vani lamenti
di un amore antico.
Adesso anche un affanno solo
farà molto più male
di tutti i sette vizi capitali,
poiché non ho più nessuna
nostalgia del paradiso.
Stampa cinese
Neve sopra e sotto:
un mareggiare immobile e bianco.
Il tempo sospeso.
Ovunque la fratellanza del silenzio:
gli alberi e le case,
i monti e la cintura del fiume.
Sull’immenso foglio di neve
piccoli passeri affamati
scrivono la lingua crocifissa
del Nulla.
un mareggiare immobile e bianco.
Il tempo sospeso.
Ovunque la fratellanza del silenzio:
gli alberi e le case,
i monti e la cintura del fiume.
Sull’immenso foglio di neve
piccoli passeri affamati
scrivono la lingua crocifissa
del Nulla.
Franca Alaimo è nata nel 1947. Vive a Palermo. Esordisce come poeta nel 1989 con Impossibile Luna a cui sono seguite altre diciassette sillogi (la maggior parte delle quali premiate o finaliste), quattro e-book, editi con La Recherche, di cui è redattrice, e una pubblicazione con PulcinoElefante. Nel 2018 esce Elogi per Giuliano Ladolfi Editore.
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