Dettaglio di un fotogramma da Fata Morgana (1971) di Werner Herzog

«Sì, il mago è un guaritore che sussurra, un šeptun, perché è così che pronuncia le sue formule magiche; egli è un incantatore che incanta con la parola; egli è un medico che con la parola esorcizza i malanni; egli è Bajan usignolo dei tempi antichi; o, più precisamente, come scrisse Puškin e come dedusse il professor Ždanov, egli è il bajan (dal verbo bajati = dire), il mago che con la sua parola ritmica strega gli elementi naturali e forgia la storia. E la parola del mago non è semplice parola, alito, vuoto suono, flatus vocis, e la lingua non è flagellum aeris, come sostenevano il neopitagorico Secondo e gli scolastici dopo di lui. No! Essa è potente e possente. E per mezzo della parola i guaritori – šeptuny e bajany – sono grandi, potenti, forti anche loro. […] La volontà attiva, creativa del mago è di per se stessa oscura, invisibile e indeterminata. È una forza elementare che non conosce scopo; è una tensione che non si manifesta, giacché non sa come farlo, è pura possibilità senza alcunché di reale. Essa fornisce il predicato al verbo che ha creato il mondo: fiat!. Ma che cosa deve essere fatto? Il predicato determina la realtà del soggetto, ma solo il soggetto – in quanto dato idealmente – determina la sua traduzione da potenza in atto. L’idea, questo deve essere il soggetto. Solo la presenza dell’idea nello spirito del mago rende realtà le sue potenzialità di creatore. L’idea pensata dal mago concentra la sua forza, indirizza la sua tensione. Anche l’idea, però, ha bisogno di qualcosa che la consolidi. E l’idea si fissa solo nella parola. Solo la parola – per quanto afona, per quanto in sola potenza – data come sforzo dei muscoli vocali (e, al limite, quale altra sensazione muscolare), solo la parola fissa il pensiero sull’idea. Solo nella parola la volontà si oggettivizza e si determina. La parola del mago è l’emanazione della sua volontà, è il secreto della sua anima, è il fulcro autonomo delle forze tutte, è una sorta di essere vivente con un corpo intessuto d’aria e una struttura interiore in forma di onda sonora. È un elementale, come dicono gli occultisti, una particolare specie di spirito della natura che il mago promana. La parola è – dunque – il soggetto che ha predicato il fiat! della creazione […]; in breve, la parola, il λόγος, è la condizione nuova, momentanea della realtà che si erge di fronte al mago nella sua estasi creativa e che poi, con lo spegnersi dell’estasi, muore e si dissolve.» (Pavel A. Florenskij, Realtà e mistero, SE, Milano 2013)

La poesia come regno della parola, oggi, non ha alcun potere. Dalle lectio magistralis, dai forum, dalle note di lettura, dalle installazioni sonore, dalle presentazioni… possiamo ormai imparare un unico dato rilevante: non siamo capaci di restare nella parola nuda, necessitiamo di ubriacare la parola di parole e parole e parole. D’altronde questo stesso editoriale è un atto di incoerenza. Siamo in fondo soggetti mossi da un pensiero così riflesso da decomporsi ben prima di pronunciarlo.
Il motivo per cui Morgana è una maga oscura, rispetto all’altrettanto potente Merlino, sta nel fatto che la strega utilizza la parola per mentire, per alterare anziché accogliere la verità. Ugualmente esiste ora tanta poesia oscura e pochi versi di luce. Nemmeno un sussurro eppure nessun silenzio.
Queste poche righe corrispondono ad una preghiera: che la parola si renda vivente, che qualcuno trovi il coraggio di cantarla o che si stia in silenzio. A seguire la colonna vanitosa con cui rumoreggiare.

Classifica

Si conferma il più letto Gabriele Galloni con la selezione da L’estate del mondo (Marco Saya 2019). Secondo in classifica, Giorgio Caproni nella recensione di Aurora Castro a Genova di tutta la vita (San Marco dei Giustiniani 1997) e terza Emily Dickinson con la selezione da La mia lettera al mondo (Interno Poesia 2019). Il saggio di Luca Mozzachiodi su Nikos Kazantzakis e la sua Odissea (Crocetti Editore 2020) è l’articolo più letto ad agosto.

Poemi & Oggetti. Poesie complete (Le lettere 2012) è l’articolo più letto a luglio.

Tutta la classifica*

1. Gabriele Galloni – Poesie da L’estate del mondo (Marco Saya 2019)
2. Giorgio Caproni – Recensione di Aurora Castro a Genova di tutta la vita (San Marco dei Giustiniani 1997)
3. Emily Dickinson – Selezione da La mia lettera al mondo (Interno Poesia 2019)
4. Rosa Gallitelli – Poesie da Selva creatura leggera (Passigli 2015)
5. Salvatore Toma – Anteprima editoriale di Poesie (1970-1983) (Musicaos 2019)
6. Tomaso Pieragnolo – Intervista di Sonia Caporossi e poesie da Viaggio incolume (Passigli 2017)
7. Adam Zagajewski – Saggio di Luca Mozzacchiodi e poesie da Guarire dal silenzio (Mondadori 2020)
8. Andrea Cecon – Saggio di Antonio Sacco sulle opere
9. Alberto Nessi – Poesie da Un sabato senza dolore (Interlinea 2016)
10. Mario Cubeddu – Anteprima editoriale di Areputzu / Asfodelo (Vydia editore 2021)

Superclassifica Show. I libri di poesia più venduti dagli editori piccoli e medi

2017

2018

2019

2020

Poeti più letti nell’anno
Laura Marino 2017 – Inediti
Patrizia Vicinelli
2018 – Saggio di Davide Galipò
Simone Savogin 2019 – Poesie da Come farfalla (Mille gru 2018)
Gabriele Galloni 2020 – Estratti da L’estate del mondo (Marco Saya 2019)

Poeti più letti del mese
Carlo Bordini maggio 2017. Poesie tratte da I costruttori di vulcani (Luca Sossella 2010)
Angela Bonanno
giugno 2017. Saggio su tutte le opere, a cura di Silvia Rosa
Domenico Brancale
luglio 2017. Inediti, poi pubblicati in Per diverse ragioni (Passigli 2017)
Giancarlo Sissa
agosto 2017. Poesie tratte da Persona minore (Qudulibri 2015)
Franco Arminio
settembre 2017. Poesie tratte da Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere 2017)
Hilà Lahav
ottobre 2017. Intervista e selezioni di inediti a cura di Biagio Guerrera
Marilina Ciaco
novembre 2017. Inediti
Laura Marino
dicembre 2017. Inediti
Elena Zuccaccia gennaio 2018. Poesie tratte da ordine e mutilazione (Pietre Vive 2016)
Gian Mario Villalta febbraio 2018. Poesie tratte da Telepatia (Lietocolle 2016), recensione di Carolina Rossi
Alberto Bertoni marzo 2018. Inediti
Francesca Martinelli aprile 2018. Poesie tratte da Ex voto di briganti, fate, santi, contadini (FrancoPuzzo 2017)
Pierluigi Cappello
maggio 2018. Poesie tratte da Le nebbie (Campanotto 1994/2003), saggio di Carlo Selan
Christian Tito giugno 2018. Inediti
Jonida Prifti luglio 2018. Inediti e intervista di Silvia Rosa
Noemi de Lisi agosto 2018. Poesie tratte da La stanza vuota (Ladolfi 2017)
Gabriele Galloni settembre 2018. Poesie tratte da Creatura breve (Ensemble 2018)
Vittoriano Masciullo ottobre 2018. Poesie tratte da Dicembre dall’alto (L’Arcolaio 2018)
Gaia Ginevra Giorgi novembre 2018. Poesie tratte da Manovre segrete (Interno Poesia 2017)
Adriano Spatola dicembre 2018. Saggio di Giovanni Fontana
Irene Paganucci gennaio 2019. Inediti
Simone Savogin febbraio 2019. Poesie tratte da Come farfalla (Mille gru 2018)
Francesca Mazzotta marzo 2019. Inediti
Enrico Marià aprile 2019. Poesie tratte da I figli dei cani (Puntoacapo 2019)
Federica Fiorella Imperato maggio 2019. Poesie tratte da Geografie interiori (Aletheia 2018)
Marijana Sutic giugno 2019. Intervista di Silvia Rosa, poesie inedite
Emilio Rentocchini luglio 2019. Poesie tratte da 44 ottave (Book editore 2019)
Tommaso Grandi agosto 2019. Inediti da Alla furia, con una nota di Rossella Renzi
Giovanni di Altavilla settembre 2019. Intervista a Lorenzo Carlucci e Laura Marino sulla riscoperta del poema Architrenius (Carocci 2019)
John Giorno ottobre 2019. Intervista di Domenico Brancale
Eleonora Nitti Capone novembre 2019. Inediti, poi contenuti in Primo fuoco (Musicaos 2019)
Emily Dickinson dicembre 2019. Poesie da La mia lettera al mondo (Interno Poesia 2019)
Raffaela Fazio gennaio 2020. Poesie da Tropaion (Puntoacapo 2020)
Luca Gilioli febbraio 2020. Inediti
Ivan Fassio marzo 2020. Poesie da Il culto dei corpi (Raineri Vivaldelli Editori 2020)
Francesco Benozzo aprile 2020. Selezione da Poema dal limite del mondo (Kolibris 2019)
Rosaria Lo Russo maggio 2020. Saggio di Beatrice Achille a partire da Crolli (Battello Stampatore 2006)
Faruk Šehić giugno 2020. Intervista di Christian Sinicco a partire da Ritorno alla natura (LietoColle 2019)
Giorgia La Placa luglio 2020. Poesie inedite
Giorgiomaria Cornelio agosto 2020. Intervista di Carlo Selan e poesie da La promessa focaia (Anterem 2019)
Gabriele Galloni settembre 2020. Poesie da L’estate del mondo (Marco Saya 2019)
Marcello Marciani ottobre 2020. Poesie da Revucegne / Rovistamenti (puntoacapo 2019), recensione di Christian Sinicco
Giacomo Leronni novembre 2020. Poesie da Scrittura come ciglio (puntoacapo 2019), recensione di Claudia Mirrione
Francesca Serragnoli dicembre 2020. Selezione da La quasi notte (MC Editrice 2020)
Franco Loi gennaio 2021. Una poesia da Voci d’un vecchio cantare (Il Ponte del Sale 2017) e ricordo di Davide Romagnoli
Marina Cvetaeva febbraio 2021. Selezione da La principessa guerriera (Sandro Teti Editore 2020), recensione di Giulia Bolzan
Nina Nasilli marzo 2021. Estratto da Prossimità (Book Editore 2019)
Adam Zagajewski aprile 2021. Saggio di Luca Mozzachiodi a partire dall’antologia Guarire dal silenzio (Mondadori 2020)
Nadia Agustoni maggio 2021. Poesie da [la casa è nera] (Vydia editore 2021)
Filippo Davoli giugno 2021. Recensione di Jacopo Curi a Dentro il meraviglioso istante (CartaCanta/Capire 2021)
Giulia Niccolai luglio 2021. Saggio di Andrea Conti a partire da Poemi & Oggetti. Poesie complete (Le lettere 2012)
Nikos Kazantzakis agosto 2021. Saggio di Luca Mozzachiodi su Odissea (Crocetti Editore 2020)

* Per la classifica vengono presi in considerazione i post pubblicati negli ultimi due anni e più letti nell’ultimo anno su Poesia del nostro tempo, nonché quelli pubblicati negli ultimi due mesi e più letti nell’ultimo mese. I dati di lettura si riferiscono alla visita diretta all’articolo di un utente singolo (eventuali altre letture dello stesso utente non vengono prese in considerazione).

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