Ogni parola
è un reperto archeologico
via il primo strato, il secondo, il terzo
ciò che resta è una cosa inutile di migliaia di anni fa
spesse volte la poesia accumula polvere
e rivela che è indispensabile mostrarsi morti
c’è più intensità e desiderio nella fine
che nel portamento del testo.

da La morte moglie (Einaudi 2013)

Per chi a vario titolo frequenta l’universo poetico italiano è molto improbabile non avere detto/sentito/letto almeno una volta che la poesia sia morta. Allo stesso tempo è probabile essere tra le persone che non hanno esattamente capito cosa con quell’espressione sia inteso. Spesso si confonde la scarsa rilevanza della poesia nel dibattito culturale e nel mercato editoriale con la morte. Si potrebbe di contro, non senza facili e infondati entusiasmi, considerare l’irrilevanza appena menzionata come un segnale di profondità e purezza.
È però pur vero che nel magma comunicativo, come anche nelle nostre misere e precarie carriere occupazionali ed esistenziali, sono perlopiù le cattive notizie e il risentimento a fare da collante. Resta quindi inevitabile l’adeguarsi al pianto funebre della poesia, non fosse altro che per poi avere il tempo di dedicarsi alle proprie attività e alla cura della propria rete o comunità letteraria.

Il 28 aprile è morto Ivano Ferrari, poeta mantovano più volte pubblicato nella Bianca Einaudi, profondo osservatore e analista di temi degradati e degradanti come l’uccisione degli animali e la malattia terminale. Come spesso accade, non si fa in tempo a chiudere la cassa mortuaria che quella di risonanza fa il suo corso, permettendo al pubblico di scoprire o riscoprire una testimonianza culturale dai lasciti importanti e disturbanti. Non è intenzione di questo editoriale proporre una recensione o un coccodrillo, è stato fatto molto meglio in altra sede.

Il testo proposto in esergo, potrebbe essere letto, soprattutto se slegato dal contesto di una raccolta interamente dedicata al disfacimento di un corpo malato, come la classica meta-poesia che si interroga su cosa sia lo stesso dire poetico. Si tratta invece della presa di atto della posizione di subalternità di ogni attività intellettiva umana nei confronti del mondo fisico. Ne consegue che il dire poetico sia in una posizione di ritardo, mediata, passiva e secondaria, non perché incapace di ripensare sé stesso, ma semplicemente in quanto attività umana. Muovendo da Ferrari, si potrebbe però aggiungere che, in alcuni casi il dire trapassato risulti in posizione di anticipazione nel definire le esperienze. Si tratta qui però di poesia che orienta e apre storicamente numerose possibilità interpretative.

Recentemente, Elisa Donzelli ha usato la felice espressione “divieto di accorgersi”, per i poeti e le poetesse del post ’68: “il nostro accostarci alla realtà instant e virtuale è avvenuto per intuizione e passa parola, non naturaliter”. Questa presa di atto della storia può essere intesa come condizione generale di chi fa oggi letteratura o arte.

Mettendo assieme Ferrari e Donzelli, si potrebbe concludere che la poesia non può morire finché ci sarà la morte, perché quest’ultima implica l’esistenza di persone e cose ancora in vita, prossime alla fine. Di queste esistenze la poesia resterà a prendere atto.

In questo scenario, la morte della poesia sarebbe di contro quasi una manna, soprattutto se autoindotta, perché quantomeno implicherebbe una postura attiva, un rifiuto nei confronti delle dinamiche contemporanee. Quali forme concrete potrebbe assumere questa morte? Si dovrebbe anzitutto smettere di scriverla, pubblicarla, promuoverla. Resterebbe soltanto quella già morta, ma perlopiù come simulacro, ricordo, monumento, anche da oltraggiare.

Sappiamo invece che la poesia è ancora lì, nel suo angoletto, nella sua zona di comfort, per sua fortuna.

Classifica

La recensione di Luca Mozzacchiodi all’Odissea (Crocetti 2020) di Nikos Kazantzakis stabile al primo posto e, dello stesso autore, a seguire, il saggio su Adam Zagajewski a partire da Guarire dal silenzio (Mondadori 2020). Terza Alessandra Carnaroli con la recensione di Andrea Conti a Poesie con Katana (Miraggi edizioni 2019). L’articolo più letto nel mese di aprile è la recensione di Francesca Innocenzi a Punti di fuga (Arcipelago itaca 2021) di Alessio Paiano.

Tutta la classifica*

1. Nikos Kazantzakis – Recensione di Luca Mozzachiodi a Odissea (Crocetti 2020)
2. Adam Zagajewski – Saggio di Luca Mozzachiodi e poesie da Guarire dal silenzio (Mondadori 2020)
3. Alessandra Carnaroli – Recensione di Andrea Conti su Poesie con katana (Miraggi edizioni 2019)
4. Gabriele Gabbia – Poesie da L’arresto (L’arcolaio 2020)
5. Mario Cubeddu – Anteprima editoriale di Areputzu / Asfodelo (Vydia editore 2021)
6. Francisco Soriano – Poesie da La Via Lattea (Eretica Edizioni 2021)
7. Giulia Niccolai – Saggio di Andrea Conti a partire da Poemi & Oggetti. Poesie complete (Le lettere 2012)
8. Fabio Maria Serpilli – Recensione di Manuel Cohen a Mal’Anconìa (puntoacapo Editrice 2021)
9. Vito Riviello – Recensione di Andrea Conti a Tutte le poesie (Edizioni open access dell’Università La Sapienza di Roma 2019)
10. Carmen Gallo – Recensione di Maria Chiara Tortora a Le fuggitive (Nino Aragno Editore 2020)

Superclassifica Show. I libri di poesia più venduti dagli editori piccoli e medi

2017

2018

2019

2020

Poeti più letti nell’anno
Laura Marino 2017 – Inediti
Patrizia Vicinelli
2018 – Saggio di Davide Galipò
Simone Savogin 2019 – Poesie da Come farfalla (Mille gru 2018)
Gabriele Galloni 2020 – Estratti da L’estate del mondo (Marco Saya 2019)
Salvatore Toma 2021 – Anteprima editoriale da Poesie (1970 – 1983) (Musicaos 2020)

Poeti più letti del mese
Carlo Bordini maggio 2017. Poesie tratte da I costruttori di vulcani (Luca Sossella 2010)
Angela Bonanno
giugno 2017. Saggio su tutte le opere, a cura di Silvia Rosa
Domenico Brancale
luglio 2017. Inediti, poi pubblicati in Per diverse ragioni (Passigli 2017)
Giancarlo Sissa
agosto 2017. Poesie tratte da Persona minore (Qudulibri 2015)
Franco Arminio
settembre 2017. Poesie tratte da Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere 2017)
Hilà Lahav
ottobre 2017. Intervista e selezioni di inediti a cura di Biagio Guerrera
Marilina Ciaco
novembre 2017. Inediti
Laura Marino
dicembre 2017. Inediti
Elena Zuccaccia gennaio 2018. Poesie tratte da ordine e mutilazione (Pietre Vive 2016)
Gian Mario Villalta febbraio 2018. Poesie tratte da Telepatia (Lietocolle 2016), recensione di Carolina Rossi
Alberto Bertoni marzo 2018. Inediti
Francesca Martinelli aprile 2018. Poesie tratte da Ex voto di briganti, fate, santi, contadini (FrancoPuzzo 2017)
Pierluigi Cappello
maggio 2018. Poesie tratte da Le nebbie (Campanotto 1994/2003), saggio di Carlo Selan
Christian Tito giugno 2018. Inediti
Jonida Prifti luglio 2018. Inediti e intervista di Silvia Rosa
Noemi de Lisi agosto 2018. Poesie tratte da La stanza vuota (Ladolfi 2017)
Gabriele Galloni settembre 2018. Poesie tratte da Creatura breve (Ensemble 2018)
Vittoriano Masciullo ottobre 2018. Poesie tratte da Dicembre dall’alto (L’Arcolaio 2018)
Gaia Ginevra Giorgi novembre 2018. Poesie tratte da Manovre segrete (Interno Poesia 2017)
Adriano Spatola dicembre 2018. Saggio di Giovanni Fontana
Irene Paganucci gennaio 2019. Inediti
Simone Savogin febbraio 2019. Poesie tratte da Come farfalla (Mille gru 2018)
Francesca Mazzotta marzo 2019. Inediti
Enrico Marià aprile 2019. Poesie tratte da I figli dei cani (Puntoacapo 2019)
Federica Fiorella Imperato maggio 2019. Poesie tratte da Geografie interiori (Aletheia 2018)
Marijana Sutic giugno 2019. Intervista di Silvia Rosa, poesie inedite
Emilio Rentocchini luglio 2019. Poesie tratte da 44 ottave (Book editore 2019)
Tommaso Grandi agosto 2019. Inediti da Alla furia, con una nota di Rossella Renzi
Giovanni di Altavilla settembre 2019. Intervista a Lorenzo Carlucci e Laura Marino sulla riscoperta del poema Architrenius (Carocci 2019)
John Giorno ottobre 2019. Intervista di Domenico Brancale
Eleonora Nitti Capone novembre 2019. Inediti, poi contenuti in Primo fuoco (Musicaos 2019)
Emily Dickinson dicembre 2019. Poesie da La mia lettera al mondo (Interno Poesia 2019)
Raffaela Fazio gennaio 2020. Poesie da Tropaion (Puntoacapo 2020)
Luca Gilioli febbraio 2020. Inediti
Ivan Fassio marzo 2020. Poesie da Il culto dei corpi (Raineri Vivaldelli Editori 2020)
Francesco Benozzo aprile 2020. Selezione da Poema dal limite del mondo (Kolibris 2019)
Rosaria Lo Russo maggio 2020. Saggio di Beatrice Achille a partire da Crolli (Battello Stampatore 2006)
Faruk Šehić giugno 2020. Intervista di Christian Sinicco a partire da Ritorno alla natura (LietoColle 2019)
Giorgia La Placa luglio 2020. Poesie inedite
Giorgiomaria Cornelio agosto 2020. Intervista di Carlo Selan e poesie da La promessa focaia (Anterem 2019)
Gabriele Galloni settembre 2020. Poesie da L’estate del mondo (Marco Saya 2019)
Marcello Marciani ottobre 2020. Poesie da Revucegne / Rovistamenti (puntoacapo 2019), recensione di Christian Sinicco
Giacomo Leronni novembre 2020. Poesie da Scrittura come ciglio (puntoacapo 2019), recensione di Claudia Mirrione
Francesca Serragnoli dicembre 2020. Selezione da La quasi notte (MC Editrice 2020)
Franco Loi gennaio 2021. Una poesia da Voci d’un vecchio cantare (Il Ponte del Sale 2017) e ricordo di Davide Romagnoli
Marina Cvetaeva febbraio 2021. Selezione da La principessa guerriera (Sandro Teti Editore 2020), recensione di Giulia Bolzan
Nina Nasilli marzo 2021. Estratto da Prossimità (Book Editore 2019)
Adam Zagajewski aprile 2021. Saggio di Luca Mozzachiodi a partire dall’antologia Guarire dal silenzio (Mondadori 2020)
Nadia Agustoni maggio 2021. Poesie da [la casa è nera] (Vydia editore 2021)
Filippo Davoli giugno 2021. Recensione di Jacopo Curi a Dentro il meraviglioso istante (CartaCanta/Capire 2021)
Giulia Niccolai luglio 2021. Saggio di Andrea Conti a partire da Poemi & Oggetti. Poesie complete (Le lettere 2012)
Nikos Kazantzakis agosto 2021. Saggio di Luca Mozzachiodi su Odissea (Crocetti Editore 2020)
Francisco Soriano settembre 2021. Poesie da La Via Lattea (Eretica Edizioni 2021)
Eunice Odio ottobre 2021. Poesie da Questo è il bosco e altre poesie (Via del Vento 2009) e da Come le rose disordinando l’aria (Passigli 2015)
Gabriel Del Sarto novembre 2021. Poesie da Tenere insieme (Samuele Editore Pordenonelegge 2021)
Mattia Tarantino dicembre 2021. Poesie da L’età dell’uva (Giulio Perrone Editore 2021)
Silvia Righi gennaio 2022. Recensione di Alessio Paiano su Demi-monde (Nem 2020)
Stefano Vitale febbraio 2022. Poesie da Si resta sempre altrove (puntoacapo Editrice 2022)
Fernanda Romagnoli marzo 2022. Poesia da La folle tentazione dell’eterno (Interno Poesia 2022)
Alessio Paiano aprile 2022. Recensione di Francesca Innocenzi a Punti di fuga (Arcipelago itaca 2021)

* Per la classifica vengono presi in considerazione i post pubblicati negli ultimi due anni e più letti nell’ultimo anno su Poesia del nostro tempo, nonché quelli pubblicati negli ultimi due mesi e più letti nell’ultimo mese. I dati di lettura si riferiscono alla visita diretta all’articolo di un utente singolo (eventuali altre letture dello stesso utente non vengono prese in considerazione).

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